Nel mezzo dell’estate climaticamente più rovente degli ultimi anni il Ministro del Lavoro convoca le parti sociali per presentare gli obiettivi della attesa riforma degli ammortizzatori sociali.
L’appuntamento è per domani . Il ministro Andrea Orlando ha in tasca lo schema con l’impianto e le principali misure innovative che dovranno essere condivise con sindacati e Associazioni di categoria. A tutti è stata inviata una bozza che dovrà essere messa a punto lunedì.
Equità e differenze
I principi cardine della riforma sono “l’equità e l’universalismo differenziato”. In pratica, ammortizzatori sociali per tutti ma con modulazione differenti in base alle tipologie di lavoro. “Entrando nel merito delle principali linee guida, lo schema di riforma”, riferiscono gli analisti delle Piccole e medie imprese, che attendono il confronto con il Governo, “prevede una Cassa integrazione estesa a tutte le categorie e per tutti i lavoratori subordinati, compresi i dipendenti delle Pmi sotto i 15 dipendenti, includendo anche apprendisti e lavoratori a domicilio”.
Nel dettaglio
Queste nel dettaglio le linee guida: la Cassa integrazione Cig ordinaria estesa alle aziende oggi escluse; l’eliminazione della cassa in deroga. Mentre la Cassa integrazione straordinaria sarà allargata e con nuove causali, ad esempio: processi di transizione industriale, prospettata cessazione dell’attività, liquidazione giudiziale. Fondi di solidarietà bilaterali anche per micro-imprese da 1 a 5 dipendenti. Ci sarà la Fis (Fondo di integrazione salariale) per imprese non coperte né Cig o Fondi bilaterali.
Premio alle imprese
Ci sarà un meccanismo di premialità che prevede un riconoscimento in base al quale le aziende che usano di meno i fondi della Cassa la potranno pagare anche di meno. L’ipotesi è una riduzione del contributo addizionale per un tempo significativo.
Lavoro
C’è poi il capitolo del potenziano delle politiche attive del lavoro. L’obiettivo è collegare i due strumenti fra loro, ossia il migliorare i percorsi formativi, pensati sulla base dei fabbisogni, in modo da far incontrare maggiormente domanda e offerta. In questo contesto di rilancio delle politiche di lavoro viene potenziato il programma Gol (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) previsto dalla Legge di Bilancio 2021 ma non ancora entrato in vigore. Si potrà ad esempio, beneficiare per i periodi di disoccupazione dei fondi della indennità mensile di disoccupazione Naspi e Dis-Coll e per i lavoratori in Cigs per “prospettata cessazione o con accordo di ricollocazione”.
Autonomi le tutele
Novità anche per i lavoratori autonomi con l’introduzione di nuovi strumenti. Ci sarà l’equo compenso esteso a tutti i bandi pubblici e a tutte le opere finanziate con il Recovery Fund. Sono previste maggiori tutele per la maternità delle lavoratrici autonome e professioniste. Per i professionisti a basso reddito giorni di malattia aggiuntivi in caso di patologie gravi. La possibilità di accesso al programma Gol (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) di riqualificazione e reinserimento per chi chiude la partita IVA.
Altri incentivi
Restano la Dis-Coll per i lavoratori parasubordinati, con alcune novità in materia di durata del sussidio, che diventerebbe pari ai mesi lavorati. E resta la Naspi come assegno di disoccupazione, che potrebbe essere rafforzata per i lavoratori più anziani.
Assunzioni
Nella bozza si prevede un incentivo per assunzioni agevolate e un contributo economico per imprese che assumono lavoratori in Cigs. Incentivi sono previsti anche per i workers buyout, un contributo monetario ai lavoratori sospesi per cessazione che si uniscono in cooperativa e rilevano l’l’azienda. Si discuterà dei benefici del contratto di espansione anche nelle piccole imprese fino al 2026, e strumenti ad hoc anche per i lavoratori dello spettacolo.