giovedì, 26 Dicembre, 2024
Attualità

Una proposta. Spazi green e spazi no green

Non è destinata a placarsi la discussione sull’utilizzo del green pass, e non solo in Italia. La vicenda, in punto di diritto e sul piano dell’inviolabilità delle libertà individuali è molto complessa e certamente di non facile interpretazione. Se si vuole dare una soluzione pragmatica è necessario trovare percorsi alternativi e integrativi.

Si potrebbe pensare, ad esempio, di organizzare all’interno dei locali nei quali è ora previsto l’ingresso con green pass, due spazi separati: uno green e uno no green come si faceva all’inizio per i locali fumatori e non fumatori. I ristoranti potrebbero organizzare due sale separate, nei cinematografi -dove peraltro già ci sono multisale- si potrebbero gestire sale green e sale no green, nelle discoteche si potrebbero organizzare due piste da ballo separate ovvero giornate con green dance e giornate no green dance, nei musei gli ingressi potrebbero prevedere giorni di ingresso green e giorni di ingresso no green… Inutile proseguire negli esempi perché il concetto sulla soluzione proposta da queste colonne è abbastanza chiaro.

Per quanto riguarda i mezzi pubblici, non pensiamo ci possano essere problemi per i treni, perché in qualche modo sono già organizzati in classi e si possono prevedere vagoni green e vagoni no green, per gli auto di linea cittadina, potenziando le corse si potrebbero prevedere -nelle giuste proporzioni- corse green e corse no green. Anche per le messe e le cerimonie religiose si possono prevedere orari diversi per green e no green, per gli eventi sportivi non dovrebbe essere difficile organizzare spazi separati, come non dovrebbe essere difficile per i congressi, mentre per le fiere si potrebbero prevedere giorni diversi di ingresso; lo stesso può valere per centri termali, sale bingo e casinò, teatri, concerti e concorsi pubblici, come anche per le piscine, le palestre e i centri benessere, limitatamente alle attività al chiuso. Anche nelle sale d’attesa dei pronto soccorso, spazi green e no green, eccetera.

Insomma se vogliamo salvare la nostra economia e la nostra morale dovremmo adottare questa soluzione. Non possiamo permetterci uno stop estivo -anche per invogliare i turisti che verrebbero dall’estero. Rischiamo di non rialzarci più e avere danni irreparabili.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Vaccino: in Italia 20.524.435 somministrazioni

Francesco Gentile

Confagricoltura: Per i danni risorse Pnrr. Problemi dal consumo del territorio

Ettore Di Bartolomeo

Agenzia Entrate: ad agosto stop a pignoramenti e fermi amministrativi

Giulia Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.