Bud Spencer (Carlo Pedersoli) è, a pieno titolo, un protagonista della storia del cinema, grazie alle scazzottate in coppia con Terence Hill che hanno affascinato generazioni di fan in tutto il mondo.
Eppure pochi sanno che l’inizio della carriera del Gigante buono è frutto del caso, anzi di alcune cambiali che, alla fine degli anni Sessanta, l’ex campione di nuoto – primo italiano a scendere sotto la soglia del minuto nello stile libero – non sapeva come onorare.
Il Destino ci mise lo zampino, spingendo Giuseppe Colizzi, alla ricerca di un attore corpulento, ad offrirgli un ruolo in “Dio perdona io no”.
Inizialmente il futuro “Piedone” rifiutò la parte, in quanto la paga di un milione di lire non era sufficiente a far fronte alla sua esposizione debitoria (pari al doppio), salvo poi cambiare idea, una volta che il regista accettò di sborsare l’intera somma.
I titoli di credito originali sono esposti in una teca nella Sala Dorica del Palazzo Reale di Napoli dove, fino all’8 dicembre prossimo, è possibile partecipare alla prima Mostra multimediale su Bud Spencer, scomparso (a 86 anni) il 27 giugno 2016 ma ancora vivo nei ricordi di familiari, amici, colleghi e, soprattutto, ammiratori disposti ad affrontare centinaia di chilometri per una foto con uno dei suoi cimeli.
L’iniziativa, curata da Umberto Croppi e co-prodotta da Equa e Istituto Luce-Cinecittà, conduce il visitatore per mano attraverso le tante passioni dell’attore, cantante, scrittore e musicista, nato nel quartiere Santa Lucia nello stesso stabile in cui abitava Luciano De Crescenzo.
L’impatto emotivo è davvero notevole, specie quando ci si rende conto che è la voce stessa del protagonista a raccontare episodi e aneddoti in un tourbillon di sequenze e colonne sonore di film che ancora oggi tengono incollati davanti allo schermo milioni di telespettatori.
La mostra, realizzata attraverso impianti multimediali, video-mapping, proiezioni su pannelli, oggetti di scena e tanto altro, è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20 (tranne il mercoledì).
Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte la moglie Maria Amato e i figli Giuseppe, Cristiana e Diamante che, legittimamente, rivendicano con orgoglio l’affetto del pubblico per il loro gigantesco papà.
Per l’occasione è stata realizzata una monografia che, come ha spiegato il curatore, “non è un semplice catalogo, ma un ulteriore documento di integrazione che, oltre al testo critico e all’apparato iconografico, comprende anche documenti non presenti nell’esposizione con interventi di testimoni e giornalisti che lo hanno conosciuto o che hanno collaborato con lui”.
Terence Hill, impegnato nelle riprese della nuova serie di “Don Matteo” per la Rai, ha inviato un videomessaggio, ma gli organizzatori hanno assicurato che, durante una pausa della lavorazione, effettuerà una visita lampo a Napoli per portare la sua testimonianza di collega e, soprattutto, di amico di Bud con il quale, a differenza di tante altre coppie del mondo dello spettacolo, non ha mai avuto nemmeno uno screzio (“Non abbiamo mai litigato”).
La Mostra ha ottenuto la Medaglia d’Oro della Presidenza della Repubblica.