“Ferito a morte”. Intervista a Roberto Andò
Spuma, rumore di onde infrante senza clamore, quasi lente e rassegnate nei suoni, il palcoscenico che diventa un bagnasciuga che imita l’andamento dei rapporti umani, le tensioni e le cadute che si risolvono in una tragica immobilità del tempo che “ti ferisce a morte o t’addormenta” mentre la vita scorre via dalle mani come sabbia: così potrei parafrasare il contenuto...