Un tributo fatto di silenzio, di riflessione, di memoria verso le persone che hanno perso la vita per il Covid. Una preghiera per il dolore dei famigliari e per quanti ancora soffrono.
La Caritas Italiana con il suo direttore, don Francesco Soddu, ha ricordato le vittime dell’epidemia in occasione della Giornata nazionale a loro dedicata.
“Nel nostro Paese e in tutto il pianeta in un anno la pandemia ha segnato in modo indelebile la vita delle persone”, ricorda il direttore di Caritas Italiana, “Molte le ha spezzate e l’elenco delle vittime purtroppo continua quotidianamente ad allungarsi. Tanti, troppi sono morti da soli, senza una carezza, senza un funerale. Oggi vogliamo ricordarli tutti affidandoli all’abbraccio misericordioso del Signore: uomini, donne, anziani, giovani, volontari, operatori sanitari e sociali, sacerdoti e religiosi. Vogliamo anche pregare per i loro cari, per quanti stanno ancora soffrendo e per quanti continuano a operare in prima linea”. C’è per la Caritas Italiana un impegno da mantenere in onore dei cittadini scomparsi, delle tante storie umane e di sofferenza, ma anche vedere una speranza per il futuro. In domani di cambiamento nel segno della solidarietà e della pace.
“È necessario adesso ripartire dalla memoria di questi volti e di queste storie per vigilare e rigenerare insieme la società”, sottolinea nel suo messaggio don Francesco Soddu, “facendoci artefici di un cambiamento nel modello di relazioni, così come in quello di sviluppo e negli stili di vita personali. Per non tornare a quella che Papa Francesco definisce ‘normalità ammalata prima della pandemia’.
La Quaresima ci dà questa opportunità: un tempo per rinnovare fede, speranza e carità. Tempo per credere, sperare e amare, sentire il Signore accanto a noi e farlo sentire agli altri, offrendo un orizzonte di speranza. È il dono che Gesù ci rinnova in questa Pasqua: l’invito a stare per strada con Lui e a prenderci cura insieme a Lui del creato, della persona e della sua dignità, del bene comune, tessendo relazioni e gettando semi solidali”. Ad aggiungersi al ricordo di don Francesco Soddu, quello del cardinale Bassetti, Presidente della Conferenza episcopale italiana,”È il momento di fare silenzio e di rivolgere il nostro pensiero alle oltre centomila persone che non ce l’hanno fatta. Un silenzio che si fa preghiera e che apre alla speranza”.