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Manovra approvata, scontro in Aula: Meloni la difende, Schlein e Conte all’attacco

Via libera finale della Camera, chiusa la sessione di bilancio. Il Governo rivendica le priorità, opposizioni in protesta
mercoledì, 31 Dicembre 2025
6 minuti di lettura

La Camera ha approvato ieri in via definitiva la Legge di Bilancio 2026: i voti favorevoli sono stati 216, i contrari 126, gli astenuti 3. Il testo, già licenziato dal Senato, diventa così legge e chiude la sessione di bilancio. In Aula non sono mancate le proteste delle opposizioni durante l’iter finale.
Sui social il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rivendicato l’impianto della manovra: “È seria e responsabile”, ha scritto, per poi sostenere che le “limitate risorse” sono concentrate su “famiglie, lavoro, imprese e sanità”. Il Premier ha citato il proseguimento della riduzione dell’Irpef per il ceto medio, il sostegno alla natalità e al lavoro, il rafforzamento della sanità pubblica e le misure per chi investe e crea occupazione. L’obiettivo dichiarato è rendere strutturali interventi già avviati e mantenere gli impegni assunti.

Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia

Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha respinto l’accusa che si tratti di una manovra “per ricchi. È assolutamente falso”, ha detto, richiamando valutazioni di organismi come Ufficio parlamentare di bilancio, Bce e altre istituzioni. Per Giorgetti lo sforzo si concentra sui redditi medio-bassi, in particolare sui lavoratori dipendenti, e ha richiamato l’effetto sul “fiscal drag”. Ha anche aggiunto che i dati sulle entrate mostrerebbero minori entrate dalla tassazione sul lavoro dipendente e un aumento delle tasse su capitali e rendite.

Letture politiche

Nel Governo e nella maggioranza si sono moltiplicate le letture politiche del provvedimento. La Ministra del Turismo Daniela Santanchè ha parlato di legge “pensata per famiglie, imprese e lavoratori”. La Ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ha definitivo la manovra un passaggio di “responsabilità e progetto” e ha indicato come priorità famiglia, lavoro, fragilità e crescita. Esempi: nuovo Isee familiare, potenziamento dei congedi parentali e per malattia dei figli, stabilizzazione fondi per centri estivi, aumento del contributo per mamme lavoratrici, interventi per conciliazione vita-lavoro, sostegni alle famiglie in difficoltà, risorse contro violenza sulle donne e tratta; ha infine quantificatoin “oltre un miliardo e mezzo” gli investimenti collegati.
La Ministra del Lavoro Marina Calderone ha rivendicato misure su salari e redditi: tassazione agevolata al 5% per i rinnovi contrattuali fino a 33.000 euro, detassazione all’1% dei premi di produttività, proroga incentivi alle assunzioni di giovani e donne, aumento del “bonus mamme”, proroga Zes al 2028 e buoni pasto esentasse a 10 euro.

Tra sanità e alimentazione

Sul fronte sanità è intervenuto il Ministro Orazio Schillaci che ha parlato di incremento di risorse per rendere il sistema più accessibile, citando fondi per riduzione liste d’attesa, nuove assunzioni e indennità di specificità, potenziamento del pronto soccorso e programmi di prevenzione, oltre a un investimento per la salute mentale.

Giorgio Mulè, Vicepresidente della Camera

Il Vicepresidente della Camera Giorgio Mulè ha segnalato l’approvazione di un emendamento da 2 milioni per lo screening sull’obesità tra 13 e 17 anni, risorse per defibrillatori e corsi di primo soccorso, attività di divulgazione su celiachia e diabete di tipo 1, e un ordine del giorno che impegna il governo a proseguire nell’assunzione di psicologi per l’oncologia pediatrica e nel sostegno a volontariato e Terzo settore. Per la Lega le Deputate Laura Cavandoli ed Elisa Montemagni hanno posto l’accento su un ordine del giorno contro lo spreco alimentare, parlando di misure fiscali di incentivazione, anche come credito d’imposta, per imprese che donano eccedenze, e “regole chiare e verificabili” sul valore dei beni e sui controlli. Secondo il Capogruppo leghista Riccardo Molinari la manovra consente di rientrare nei limiti europei di spesa, anticipare l’uscita dalla procedura di infrazione e consolidare un percorso che ha portato spread più basso e miglioramenti nei rating.
Da Fratelli d’Italia il Vicepresidente della Camera Fabio Rampelli ha detto che la manovra tiene insieme rigore e crescita e che è dedicata al ceto medio. Il Capogruppo alla Camera Galeazzo Bignami ha parlato di percorso in continuità con le tre precedenti leggi di bilancio e ha rivendicato il focus sul ceto medio e un aumento della spesa sanitaria “di oltre 7 miliardi”. Il Ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli ha citato lo stanziamento per la sanità a 143 miliardi, misure su sicurezza, lavoro e investimenti e la conferma di 200 milioni per il fondo Montagna, oltre alle risorse per i Lep. Il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha evidenziato il rifinanziamento e la continuità delle misure per il settore primario: conferma dell’esenzione Irpef su redditi dominicali e agrari per il 2026, stabilità delle agevolazioni sul gasolio agricolo, rifinanziamento della carta acquisti alimentari con un miliardo per il biennio 2026-2027 per famiglie con Iseesotto 15.000 euro.

Critiche dall’opposizione

Elly Schlein, Segretaria Pd

Sul versante politico opposto la Segretaria Pd Elly Schlein ha definitivo la manovra “in direzione sbagliata” e ha parlato di “austerità”, contestando l’assenza di misure su bollette e politica industriale, e collegando le prospettive di crescita alle valutazioni europee. Schlein ha criticato anche la gestione del tema dazi. In Aula la Vicepresidente della Camera Anna Ascani ha denunciatoun taglio di 600 milioni alla scuola e ha richiamato il caso di edifici scolastici demoliti con fondi Pnrr e cantieri fermi. Il leader M5S Giuseppe Conte ha attaccato l’impianto e la comunicazione della maggioranza, parlando di promesse su pensioni e riforme non mantenute: “Il Governo sembra un circo, ma purtroppo è la realtà. E non fa ridere”, ha scritto. Da Italia Viva Matteo Renzi ha parlato di pressione fiscale in aumento e di misure insufficienti per contrastare la fuga dei giovani, citando la proposta “Start Tax” come alternativa. Il Vicepresidente di Italia Viva Enrico Borghi ha sostenuto che la manovra smentisca promesse su tasse, pensioni e sicurezza e prevede un 2026 con crescita ferma e produttività debole.

La manovra

Nel testo approvato la manovra 2026 vale circa 22 miliardi e concentra la quota principale sul taglio dell’Irpef per i redditi medi fino a 50 mila euro, con aliquota dal 35% al 33% e un meccanismo che sterilizza il beneficio oltre 200 mila euro. Tra le misure figurano la ʼrottamazione quinquiesʼ per carichi affidati alla riscossione fino al 31 dicembre 2023 (54 rate bimestrali, minimo 100 euro, tasso al 3%), l’innalzamento della soglia di esenzione prima casa ai fini Isee a 91.500 euro con incrementi per figli conviventi, e la disciplina sugli affitti brevi (cedolare al 21% sulla prima, 26% sulla seconda; dalla terza reddito d’impresa e partita Iva). Arriva una tassa da due euro sui piccoli pacchi extra Ue fino a 150 euro. La tassazione sui premi di produttività scende dal 5% all’1%; per gli aumenti da rinnovi contrattuali si prevede aliquota agevolata al 5% fino a 33 mila euro. Il bonus per lavoratrici madri sale da 40 a 60 euro al mese per redditi sotto 40 mila euro; si estende a 14 anni l’età del figlio per il congedo facoltativo e aumentano i giorni di malattia dei figli. Debutta un bonus libri con fondo fino a 20 milioni per famiglie con Isee fino a 30 mila euro e un contributo fino a 1.500 euro per scuole paritarie modulato sull’Isee.
Sul capitolo pensioni: adeguamento all’aspettativa di vita reso graduale, pensioni minime con aumento di 20 euro al mese, silenzio-assenso dal 1° luglio 2026 sulla previdenza complementare per nuovi assunti privati (rinuncia entro 60 giorni), ampliamento della platea per il contributo Tfr. Prorogati inoltre iperammortamento fino al 30 settembre 2028 e il rinvio di plastic e sugar tax al 31 dicembre 2026. Nelle coperture pesa un contributo richiesto a banche e assicurazioni: l’Irap sale al 6,65% per banche e intermediari finanziari e al 7,90% per assicurazioni nel 2026-2028, con modifiche su deducibilità e acconti; inserita anche una norma sulle riserve auree della Banca d’Italia, riscritta dopo rilievi della Bce con richiamo ai Trattati Ue.

I commenti delle associazioni

Le reazioni delle categorie restano differenziate. Confcommercio ha valutato positivamente la riduzione strutturale della pressione fiscale su lavoratori e famiglie e alcune misure per le imprese (tra cui lo stop a una stretta sulle compensazioni), ma ha criticato la proroga dell’aumento dell’imposta di soggiorno e il mancato superamento dell’Irap. Assobibe, con il Presidente Giangiacomo Pierini, ha espresso soddisfazione per il rinvio della sugar tax al 1° gennaio 2027 e ha chiesto la cancellazione definitiva di sugar e plastic tax. La Consulta Interassociativa dell’intermediazione immobiliare, con Santino Taverna, Fabrizio Segalerba e Renato Maffey, ha apprezzato l’eliminazione della distinzione tra locazione diretta e tramite piattaforme per la cedolare al 21% sul primo immobile, ma giudica rischiosa la presunzione di attività d’impresa dal terzo immobile. La Cna ha segnalato miglioramenti come l’estensione della detassazione degli aumenti retributivi e la cancellazione di limitazioni sui crediti d’imposta, ma ha chiestochiarimenti urgenti su Transizione 5.0 e ha lamentato che gli incentivi non siano tarati sulle micro e piccole imprese, oltre all’assenza di interventi sui costi energetici e l’aumento delle accise sul gasolio. La Cisl, guidata da Daniela Fumarola, ha confermato un giudizio “articolato”: apprezzate misure su ceto medio, detassazioni e sanità, e l’adesione automatica alla previdenza complementare, ma critiche su risorse insufficienti per scuola e università e alcune scelte sul capitolo pensioni e politiche sociali; chieste l’apertura di un tavolo su salari, formazione, produttività, previdenza, fisco e welfare.
Sul tema casa è intervenuta Confedilizia: il Presidente Giorgio Spaziani Testa ha segnalato l’interesse per fondi europei destinati all’accesso ad alloggi a prezzi sostenibili, ma ha chiesto incentivi e garanzie per la locazione privata e ha criticato l’obbligo di forma imprenditoriale oltre due case negli affitti brevi. Da Confimprenditori il Presidente Stefano Ruvolo ha parlato di interventi marginali per le Pmi e di assenza di misure “di sistema” su fisco ed energia.

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