Il veterano Charles Norman Shay, uno degli ultimi sopravvissuti allo sbarco in Normandia, è morto il 3 dicembre 2025 a Thue et Mue, in Francia, all’età di 101 anni. Combat medic della 1ª Divisione di fanteria USA, Shay era diventato celebre per il suo eroismo a Omaha Beach, dove il 6 giugno 1944 salvò decine di commilitoni dall’annegamento sotto il fuoco nemico. Nato nel 1924 a Bristol, Connecticut, e membro della tribù Penobscot del Maine, Shay entrò nell’esercito nel 1943 e partecipò a numerose battaglie della Seconda guerra mondiale, tra cui Aachen, Hürtgen Forest e la Battaglia delle Ardenne. Dopo la guerra, servì anche in Corea. Decorato con la Silver Star, tre Bronze Star e la Legion d’Honneur, fu il primo nativo americano del Maine a ricevere il titolo di cavaliere francese. Negli ultimi decenni Shay si era stabilito in Normandia, vicino alle spiagge dello sbarco, diventando custode della memoria e punto di riferimento per cerimonie commemorative. Nel novembre 2025 era stato onorato dall’esercito americano con l’Order of Military Medical Merit, in una cerimonia tenutasi al suo capezzale a Bayeux. La sua morte ha suscitato profonda commozione in Francia e negli Stati Uniti. Il presidente francese ha definito Shay “un eroe silenzioso che ha incarnato il legame eterno tra Francia e America”, mentre associazioni di veterani americani hanno ricordato il suo impegno instancabile nel trasmettere alle nuove generazioni il valore del sacrificio. Per la comunità Penobscot, Shay era anche un leader spirituale e culturale, autore di scritti sulla memoria e sulla resilienza del suo popolo. La sua figura univa la storia militare alla tradizione nativa, rendendolo un simbolo universale di coraggio e dignità. La scomparsa di Charles Shay segna la fine di un’epoca: quella dei testimoni diretti del D-Day.



