Nel corso dell’audizione davanti alle Commissioni Difesa di Senato e Camera sul Documento programmatico pluriennale 2025-2027, il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha delineato un quadro di crescente instabilità globale, indicando le priorità strategiche per l’Italia e le principali trasformazioni degli scenari militari internazionali. Crosetto ha sottolineato come il Mediterraneo allargato rappresenti per l’Italia “un’area di priorità e interesse strategico”, cruciale sia per l’approvvigionamento energetico sia per l’interscambio commerciale.
Il ministro ha richiamato l’attenzione su temi ormai strutturali per la sicurezza nazionale: immigrazione, sicurezza energetica e accesso alle materie prime.
In questo contesto, ha evidenziato, “la resilienza nazionale assume un ruolo fondamentale”, soprattutto nella protezione delle infrastrutture critiche – dai porti agli aeroporti, dai nodi logistici ai gasdotti e oleodotti fino ai cavi sottomarini – sempre più esposti ad attacchi fisici e ibridi.
Ucraina: un conflitto trasformato in “war of drones”
Passando all’analisi della guerra in Ucraina, Crosetto ha descritto un conflitto che, entrato nel quarto anno, continua con “intensi attacchi russi contro infrastrutture energetiche e obiettivi civili”.
Il ministro ha definito il teatro ucraino una vera e propria “war of drones”, segnata da un’accelerazione senza precedenti dell’innovazione tecnologica. Secondo Crosetto, le tecnologie emergenti e dirompenti stanno assumendo un ruolo centrale sia sul piano militare sia su quello industriale. La crescente accessibilità di sistemi avanzati a basso costo favorisce anche attori ostili non statuali, in grado di utilizzare droni e mini-droni – singolarmente o in sciame – difficili da individuare e contrastare.
Crosetto ha infine richiamato l’attenzione sugli sviluppi globali della difesa aerea e spaziale. Gli Stati Uniti, ha detto, stanno accelerando “con investimenti senza precedenti» il programma del cosiddetto Golden Dome. In questo scenario, Europa e Nato riconoscono «come sia la terza dimensione quella dalla quale attendersi la minaccia fisica”,
Per questo, secondo il ministro, è necessario dotarsi di un sistema aerospaziale integrato, tecnologicamente avanzato e multilivello, capace di costituire un’efficace Integrated Air Missile Defence in grado di rispondere alle nuove sfide.



