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Atreju 2025 nei giardini di Castel Sant’Angelo

Atreju 2025 apre a Castel Sant’Angelo: nove giorni di politica, ospiti internazionali e confronto tra maggioranza e opposizioni

martedì, 2 Dicembre 2025
3 minuti di lettura

Prende il via sabato 6 dicembre nei giardini di Castel Sant’Angelo, a Roma, Atreju 2025, la tradizionale manifestazione della destra guidata da Fratelli d’Italia. L’edizione di quest’anno — la più lunga di sempre — porta il titolo ‘Sei diventata forte – L’Italia a testa alta’, riferimento al ruolo che, secondo gli organizzatori, il Paese ha assunto grazie all’azione del governo guidato da Giorgia Meloni. Il programma è stato illustrato da Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di FdI, insieme al Presidente di Gioventù Nazionale Fabio Roscani, ai Capigruppo Galeazzo Bignami e Lucio Malan, al responsabile del programma Francesco Filini e al Responsabile comunicazione Andrea Moi. Il taglio del nastro è fissato per sabato 6 alle 15. La festa resterà aperta ogni giorno, a ingresso gratuito, fino a domenica 14 dicembre, quando Meloni interverrà nel tradizionale appuntamento di chiusura, preceduta dai Vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, dai leader di Noi Moderati e Udc Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa e dal Presidente di Gioventù Nazionale Roscani.
Per nove giorni Castel Sant’Angelo si trasformerà in un’arena di dibattiti e incontri: politica nazionale, temi sociali, questioni internazionali, ma anche un villaggio di Natale con mercatini, attività di volontariato, pista di pattinaggio, spazi per bambini e la radio ‘L’Italia chiamò’, dedicata alla kermesse.

Ospiti internazionali

Confermata anche la presenza di ospiti internazionali: venerdì 12 arriverà il Presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, mentre domenica 7 interverrà Rom Braslavski, cittadino israeliano rapito il 7 ottobre e rimasto prigioniero di Hamas per 738 giorni. Sabato 13 è previsto un confronto sui trafficanti di esseri umani con ministri di vari Paesi europei e la partecipazione del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Molto ampia la rappresentanza delle opposizioni: il 13 dicembre sono attesi i leader Giuseppe Conte, Angelo Bonelli, Carlo Calenda e Matteo Renzi. Numerosi anche gli amministratori locali: tra gli altri, i Presidenti Roberto Fico e Marco Marsilio (11 dicembre), Francesco Acquaroli, Roberto Occhiuto, Antonio Decaro, Roberto Fedriga, Francesco Rocca (13 dicembre) e i sindaci di Roma e Napoli, Roberto Gualtieri (11 dicembre) e Gaetano Manfredi (10 dicembre).
Il programma include confronti su diversi temi, a partire dalla giustizia: giovedì 11 dicembre interverranno il Ministro Carlo Nordio, la Presidente di Magistratura Democratica Silvia Albano e Antonio Di Pietro. Atteso anche il ritorno di Gianfranco Fini, che l’8 dicembre dialogherà con l’ex Sindaco di Roma e Ministro della Cultura Francesco Rutelli, trentadue anni dopo la loro sfida per il Campidoglio.

Temi governativi

La manifestazione ospiterà anche quest’anno alte cariche istituzionali e di governo: il Presidente della Camera Lorenzo Fontana (12 dicembre), il Presidente del Senato Ignazio La Russa (13 dicembre) e il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto (11 dicembre). Ampio spazio ai temi governativi: il 9 dicembre si parlerà di cultura con Giuli e Roccella; l’11 dicembre di università con Bernini, di coesione con Foti, di lotta alle droghe con Mantovano e di sostegno alle imprese con Calderone. Il 12 dicembre sono previsti un’intervista al Ministro Crosetto, un dibattito sul cambiamento climatico con Musumeci e un confronto sul concetto di stabilità con Giorgetti e Fazzolari. Il 13 dicembre sarà la volta di welfare con Locatelli (insieme al presidente della Cei, Cardinale Matteo Zuppi), merito scolastico con Valditara, sanità con Schillaci, energia con Pichetto Fratin, sport con Abodi (e la partecipazione di Gianluigi Buffon e della nuotatrice paralimpica Carlotta Gilli), riforme con Casellati, Calderoli e Zangrillo, borghi italiani con Santanchè, scenari internazionali con Ciriani, cucina italiana con Lollobrigida e Green Deal con Urso. Attesi anche dibattiti su mafia e social, con la presidente dell’Antimafia Chiara Colosimo; sul Medio Oriente con Donzelli; sui deep fake con Arianna Meloni; e sull’odio politico con Filini.

Temi europei e spettacolo

Nella kermesse spazio anche ad Ecr e ai temi europei in un dibattito venerdì 12 con il leader dei conservatori britannici Kemi Badenoch, il capo delegazione polacco di Ecr al Parlamento europeo Adam Bielan, il Ministro israeliano della scienza e della tecnologia Gila Gamliel, il leader del Centre Party islandese Sigmundur Gunnlaugsson, il Vicepresidente di Ecr, leader di Idl Party e capo delegazione francese di Ecr al Parlamento europeo Marion Maréchal, il Vicepresidente di Ecr e leader rumeno di Aur Party George Simion, il Presidente degli Affari europei del Partito popolare danese e capo delegazione danese di Ecr al Parlamento europeo Kristoffer Storm. Domenica 14 sarà la volta del Presidente di Ecr, Mateusz Morawiecki. Ma Atreju non è solo politica. Anche quest’anno a confrontarsi ci saranno protagonisti del mondo dello spettacolo. Un dibattito sulla cultura nazionalpopolare (10 dicembre) con Carlo Conti, Mara Venier, Ezio Greggio. E poi, fra gli altri: Raoul Bova, Nicoletta Romanoff, Chiara Francini. Torna anche il tradizionale ‘Premio Atreju’, che sarà consegnato quest’anno alla content creator di ‘@6voltemamma Giorgia Mosca, a ‘Il mondo di Leo’, serie animata dedicata a bambini autistici e a Fefè De Giorgi e Julio Velasco, ct delle nazionali di pallavolo.

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