I recenti fatti di Acate hanno posto ancora una volta l’interrogativo sulla sicurezza urbana e sulla sicurezza delle forze dell’ordine che per spirito di abnegazione e per la missione che svolgono intervengono in scenari che possono portare a situazione gravissime per la propria incolumità.
L’intervento di un agente di Polizia che ha redarguito un extracomunitario che stava imbrattando un muro poteva finire davvero male visto che il malvivente ha estratto un coltello e tentato di accoltellare l’agente. L’intervento di un altro collega e di alcuni cittadini e l’immediato arrivo di una volante hanno permesso il disarmo dell’extracomunitario che è poi stato arrestato.
Le Forze di Polizia sono il nostro scudo quotidiano, ma episodi recenti di tentata violenza sessuale e reati predatori, anche da parte di cittadini stranieri, mettono in luce un allarme: la sicurezza degli agenti è la sicurezza di tutti. I cittadini si sentono più protetti con una presenza costante di poliziotti ma riteniamo che una maggiore aliquota di personale da impiegare sul controllo del territorio potrebbe aumentare la sicurezza dei cittadini e delle stesse forze dell’ordine.
I dati del Ministero dell’Interno non sono per nulla incoraggianti; ad ottobre 2025 +45% reati da stranieri irregolari/clandestini, un aumento che non può essere ignorato.
La risposta delle Questure e Commissariati avviene quotidianamente anche con alcuni servizi mirati quale l’operazione “alto impatto” ove è veramente visibile la presenza nei luoghi della movida e delle risse del personale in divisa ma chiediamo da tempo un impiego maggiore di pattuglie su tutti i quadranti. Abbiamo bisogno di risorse umane urgenti poiché i pensionamenti del personale assunto negli anni 80 potrebbero ridurre il personale su strada.
Alla politica abbiamo chiesto nel tempo leggi più severe, deterrenza e certezza della pena che non si trasformi nell’irrisorio, in alcuni casi, obbligo di firma.
Sarebbe auspicabile una campagna di sensibilizzazione con maggiori interventi nelle scuole e un maggior dialogo interculturale.
Con preghiera di divulgazione a mezzo stampa



