Sono state parole veramente dure quelle dette ieri al Quirinale da Sergio Mattarella durante il ‘XXI Foro di dialogo Italia-Spagna’, l’occasione giusta per riportare al centro del confronto europeo il tema della Difesa comune (uno degli argomenti a lui più cari), definendolo una questione irrisolta che produce oggi effetti evidenti, facendo chiaramente riferimento a quanto sta accadendo in Ucraina: “La mancata realizzazione della Difesa comune europea, ipotizzata dal 1952 e rilanciata nel Consiglio Europeo di Helsinki del 1999, manifesta tutte le drammatiche conseguenze dell’inazione nel processo d’integrazione”, ha spiegato, ricordando come gli Stati membri avessero previsto la capacità di schierare fino a 60mila militari per i compiti di Petersberg entro il 2003, obiettivo mai raggiunto. Secondo il Capo dello Statol’Unione si trova ora a fare i conti con un ritardo che pesa sulla sua sicurezza. Il mutato quadro geopolitico, ha osservato, impone “urgenza e visione” per ridurre le carenze strategiche accumulate in questi decenni. Il Presidente ha inserito il tema della Difesa in un ragionamento più ampio sul completamento dell’integrazione europea, sottolineando che anche il mercato unico presenta ancora elementi incompiuti: “È indispensabile rafforzare la capacità europea di crescere e generare opportunità, garantendo accesso equo ai benefici economici” e ha quindi richiamato alla cosiddetta “quinta libertà” proposta dal rapporto Letta.
Mattarella ha poi collocato gli obiettivi europei all’interno delle relazioni tra Italia e Spagna, ricordando il 160esimo anniversario dei rapporti diplomatici fra i due Paesi. Ha sottolineato come tale legame si rafforzi non solo attraverso le scelte dei governi, ma anche attraverso il contributo di imprese, istituzioni culturali e ricerca. Un riferimento è stato dedicato alla visita di Stato dei sovrani spagnoli in Italia, momento che ha confermato la convergenza tra i due Paesi nei valori di libertà, democrazia e impegno per la pace.
Collaborazione essenziale

Mattarella ha descritto la collaborazione tra Roma e Madrid come essenziale in un contesto globale segnato da tensioni e competizione tra grandi attori internazionali: “La cooperazione fra Spagna e Italia è decisiva per consentire all’Europa di svolgere un ruolo guida”, e ha quindi sottolineando che i due Paesi possono presentare iniziative comuni a Bruxelles in vari settori. Tra questi ha citato la sicurezza alimentare, ambito che richiede politiche coordinate per sostenere sistemi produttivi capaci di affrontare gli effetti del cambiamento climatico. Ampio spazio è stato dedicato al ruolo del Foro di dialogo Italia-Spagna, definito dal Presidente “uno spazio di confronto privilegiato”, utile a raccogliere proposte che provengono tanto dalle istituzioni quanto dagli attori economici e sociali coinvolti nei rapporti bilaterali. Secondo il Capo dello Stato il Foro consente di trasformare il dialogo politico in indicazioni operative, capace di rafforzare la presenza congiunta dei due Paesi nel processo decisionale europeo.
Ritornando sul tema della sicurezza Mattarella ha insistito sulla necessità di considerare la Difesa comune non come un capitolo tecnico, ma come una componente essenziale della credibilità europea. L’incapacità di procedere negli anni passati, ha affermato, ha lasciato l’Unione priva di strumenti in grado di rispondere con rapidità alle crisi internazionali. Il Presidente ha ricordato che già all’inizio del nuovo millennio i progetti europei prevedevano la costituzione di forze comuni in grado di operare nelle missioni previste dagli impegni di Petersberg, ma quei piani non si sono mai tradotti in capacità operative concrete.
Cooperazione industriale
Il Capo dello Stato ha inoltre richiamato l’importanza della cooperazione industriale nel settore della difesa e della sicurezza, elemento che potrebbe contribuire allo sviluppo tecnologico e all’autonomia europea: “Ridurre il ritardo accumulato è un obiettivo che richiede responsabilità condivisa”, ha detto, per poi invitare gli Stati membri a superare le esitazioni che hanno bloccato il percorso negli anni passati. Nelle conclusioni Mattarella ha rivolto un ringraziamento ai partecipanti del Foro, sottolineando che il contributo proveniente da istituzioni, imprese e mondo accademico può orientare il lavoro comune di Italia e Spagna: “Il nostro rapporto bilaterale rappresenta una leva per consolidare l’azione europea”.
Meloni e la linea comune

Rimanendo in tema guerra in Ucraina, ieri Giorgia Meloni ha partecipato nel pomeriggio a una conversazione telefonica con il Presidente Volodymyr Zelensky e diversi leader europei, per un aggiornamento dopo gli incontri in Florida tra delegazioni statunitensi e ucraine sul percorso di pace. Secondo quanto riferito da Palazzo Chigi, il Premier ha discusso con gli altri capi di governo l’esito della nuova fase negoziale, definendo “costruttivo” l’approccio di Zelensky e ribadendo la necessità di una linea comune tra partner europei e Stati Uniti come base per una soluzione stabile del conflitto. E alla vigilia dei contatti tra l’inviato speciale del Presidente Trump e le autorità russe, il Presidente del Consiglio ha auspicato che Mosca dia un contributo concreto al processo, favorendo progressi verso un’intesa che ponga fine alle ostilità.



