La giornata si è aperta sotto il duplice segno della diplomazia e della guerra. Mentre Kiev conta sei morti dopo l’ennesima notte di raid russi, tra Abu Dhabi, Washington, Mosca e le capitali europee si moltiplicano incontri ufficiali e contatti riservati nel tentativo di definire un nuovo piano di pace in 19 punti, presentato come correttivo della contestata bozza Usa in 28 punti.
Sul fronte militare l’Ucraina denuncia una raffica di 22 missili e oltre 460 droni lanciati nella notte. La capitale è stata colpita nei distretti di Darnytskyi, Obolonskyi e Pechersk: un grattacielo di 22 piani è stato evacuato per un incendio tra il quarto e il settimo piano. Sei le vittime confermate. Zelensky afferma che “gli obiettivi erano l’energia e tutto ciò che garantisce una vita normale” e chiede più armi e difesa aerea. Per il ministro degli Esteri Andriy Sybiga “Putin ha dato la sua risposta terroristica alle proposte di pace degli Stati Uniti e del presidente Donald Trump”.
Sul piano politico emergono intanto le prime linee del nuovo progetto negoziale, mentre Stati Uniti e Russia tengono un primo contatto diretto negli Emirati, accompagnato da un “no comment” del Cremlino e da accuse di “delirio informativo”. Reuters ha pubblicato alcuni dettagli della bozza europea in 19 punti, già circolata in versioni parzialmente diverse sulla stampa americana e britannica.
I nuclei principali sono quattro
Territori. L’Ucraina si impegnerebbe a non riconquistare militarmente le aree oggi sotto occupazione russa. Eventuali scambi territoriali verrebbero negoziati “a partire dalla Linea di Contatto”.
Nato. L’adesione di Kiev all’Alleanza resterebbe legata al “consenso dei membri”, che al momento non esiste, pur lasciando la porta aperta.
Forze armate. La bozza europea suggerisce per l’esercito ucraino un limite di 800 mila uomini in tempo di pace. Non è previsto alcun taglio per le forze russe. Elezioni. Le elezioni ucraine dovrebbero tenersi “il prima possibile” dopo la firma dell’accordo.
Da Mosca arriva una smentita secca: «Non sappiamo nulla di alcun piano in 19 punti», dichiara il portavoce Dmitry Peskov. Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov attacca intanto l’Unione Europea: Bruxelles, Parigi, Berlino e Londra «hanno fallito su tutti i fronti» sin dal 2014, mentre «solo gli Stati Uniti mostrano una reale iniziativa diplomatica».
Abu Dhabi, primo contatto diretto tra Usa e Russia
Secondo la Cnn, il segretario dell’Esercito americano Dan Driscoll ha incontrato ieri funzionari russi ad Abu Dhabi per discutere la proposta statunitense di accordo, con nuovi colloqui previsti oggi. Il Financial Times riferisce che agli incontri potrebbe aver partecipato anche Kirill Budanov, capo dell’intelligence ucraina, ora nella delegazione autorizzata da Zelensky. Se confermato, si tratterebbe di uno dei primi contatti trilaterali effettivi del processo negoziale.



