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Donald Trump, Presidente Usa

I leader Ue si compattano in Angola, pronto un contro-piano in 19 punti. Trump: “Grandi progressi”

Dopo i colloqui a Ginevra, Washington ribadisce: “accordo dovrà rispettare la sovranità dell'Ucraina”. Mosca: se il piano Usa non è tutto accettabile, quello Ue “per noi non va”
martedì, 25 Novembre 2025
3 minuti di lettura

Il negoziato per fermare la guerra in Ucraina entra in una nuova fase. Dopo l’intenso round di colloqui a Ginevra tra Stati Uniti, Ucraina e rappresentanti europei, i leader dei Ventisette si sono riuniti a Luanda, in Angola, per discutere per la prima volta in modo coordinato il “piano Trump” in 28 punti in vista delle correzioni chieste da Kiev. Sullo sfondo, il presidente americano rivendica “grandi progressi” e fonti citate dall’Economist parlano di una possibile proroga di una settimana della scadenza del 27 novembre imposta all’Ucraina per dire sì all’intesa. Al centro del confronto c’è una nuova bozza in 19 punti, messa a punto a Ginevra dai team guidati dal capo di gabinetto di Zelensky, Andriy Yermak, e dal segretario di Stato Marco Rubio. Il primo viceministro degli Esteri Sergiy Kyslytsya parla di un testo che ha lasciato “poco” della versione originaria e che ha creato “ottimismo” in entrambe le delegazioni. I nodi più esplosivi, a partire dalle concessioni territoriali e dal futuro della Nato, vengono rinviati a una decisione diretta dei presidenti Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Kiev ha ribadito di non avere il mandato per cedere territori, una scelta che secondo la Costituzione richiederebbe un referendum nazionale.

Garanzie per Kiev

Secondo il resoconto della Casa Bianca, la nuova bozza rispecchia gli interessi dell’Ucraina e offre garanzie di sicurezza “credibili e applicabili” nel breve e nel lungo termine. Una dichiarazione congiunta Usa Ucraina parla di “quadro di pace aggiornato e perfezionato” e ribadisce che qualsiasi accordo futuro “dovrà rispettare pienamente la sovranità dell’Ucraina”. Zelensky, che ieri sera attendeva a Kiev il rapporto completo della delegazione, promette di definire “a breve” i prossimi passi, in coordinamento con l’Europa e gli altri partner. In questo quadro, la Casa Bianca insiste sul fatto che “un significativo passo avanti” sia stato compiuto e che “si stia lavorando a tempo pieno” per trasformare la bozza in un accordo. Trump, dal canto suo, su Truth Social parla di “grandi progressi” e lascia intendere che “potrebbe davvero succedere qualcosa di buono”.

L’Unione europea rivendica un ruolo centrale

Anche l’Unione europea rivendica un ruolo centrale. Al termine della riunione informale di Luanda, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen parlano di “nuovo slancio” e “progressi significativi”. I ministri degli Esteri si riuniranno in videoconferenza straordinaria mentre i leader della “coalizione dei volenterosi” terranno una call per fare il punto sui colloqui di Ginevra e sul contributo europeo al piano. Tuttavia dalle capitali arrivano messaggi prudenti. Il premier polacco Donald Tusk avverte che alcune parti del piano statunitense sono “inaccettabili” e che nessun accordo potrà indebolire la sicurezza di Varsavia o imporre un ridimensionamento dell’esercito ucraino. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ribadisce che l’integrità territoriale dell’Ucraina e il diritto del Paese a esistere “non sono negoziabili” e che nessuna intesa potrà essere siglata “scavalcando gli europei”.

La posizione di Mosca e il ruolo della Turchia

Mosca osserva con attenzione. Il consigliere per la politica estera Yuri Ushakov definisce la controproposta europea “completamente non costruttiva”, ma ammette che “molti punti” del piano elaborato da Washington “sembrano accettabili”, pur richiedendo chiarimenti. Il portavoce Dmitry Peskov afferma di non aver ricevuto informazioni ufficiali sulla nuova bozza uscita da Ginevra. In una telefonata con Recep Tayyip Erdogan, Vladimir Putin fa sapere che la prima versione delle proposte Usa “può essere utilizzata come base” per una soluzione politica, mentre il presidente turco offre ancora una volta Istanbul come sede per futuri round negoziali.

L’Italia tra Ue e Copasir

Per l’Italia il dossier passa anche dal Parlamento. Oggi alle 17 il ministro della Difesa Guido Crosetto sarà ascoltato dal Copasir per illustrare il dodicesimo decreto sugli aiuti militari a Kiev. La premier Giorgia Meloni, intervenendo a Luanda, ha sottolineato l’apertura di Trump a un confronto con gli alleati sul piano di pace e ha ribadito l’impegno italiano per costruire “un percorso concreto verso una pace giusta”.

La guerra continua

Sul terreno la guerra non si ferma: un attacco russo su Kharkiv ha ucciso ieri almeno quattro persone e ne ha ferite 17, tra cui due bambini. Nella notte Mosca ha colpito infrastrutture portuali ucraine sul Danubio, costringendo la Romania a far decollare i caccia Eurofighter per monitorare lo spazio aereo, senza violazioni accertate, mentre tre aeroporti internazionali della capitale russa sono stati chiusi temporaneamente dopo un nuovo attacco di droni attribuito a Kiev.

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