Con un’inversione di rotta che ha spiazzato alleati e oppositori, il presidente USA, Donald Trump, ha dichiarato il proprio sostegno alla pubblicazione dei documenti riservati legati al caso Jeffrey Epstein. “I repubblicani della Camera dovrebbero votare per la pubblicazione dei file, perché non abbiamo nulla da nascondere,” ha scritto su Truth Social, definendo la vicenda “una bufala democratica” orchestrata per distogliere l’attenzione dai successi del Partito Repubblicano. La presa di posizione arriva in un momento delicato: la proposta di legge per rendere pubblici i fascicoli è sostenuta da democratici e da un gruppo crescente di repubblicani dissidenti. Se approvata, il Dipartimento di Giustizia sarà obbligato a diffondere centinaia di documenti, tra cui comunicazioni interne, registri di volo e testimonianze legate al finanziere morto suicida in carcere nel 2019. Trump, in passato contrario alla diffusione dei file, sembra ora puntare su una strategia di trasparenza aggressiva, forse per anticipare eventuali rivelazioni e rafforzare la propria immagine in vista delle elezioni del 2026. “È tempo di voltare pagina,” ha aggiunto, accusando la sinistra radicale di usare il caso Epstein come arma politica. La mossa ha riacceso le tensioni all’interno del Partito Repubblicano. Alcuni esponenti, come la deputata Marjorie Taylor Greene, continuano a sollevare dubbi sulla gestione del caso da parte della Casa Bianca. Altri, invece, vedono nell’apertura di Trump un tentativo di consolidare il fronte conservatore e neutralizzare le polemiche. Intanto, l’opinione pubblica resta divisa. Le associazioni per la trasparenza chiedono che la pubblicazione sia totale e non selettiva, mentre i familiari delle vittime di Epstein temono che la spettacolarizzazione del caso possa oscurare la ricerca di giustizia. Il voto alla Camera è atteso entro la settimana. E mentre i fascicoli restano chiusi, la battaglia politica attorno al loro contenuto è già esplosa.
Trump sorprende sul caso Epstein: “Pubblicate i file, non abbiamo nulla da nascondere”
