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‘Dalla parte giusta’: il libro di Gennaro Capoluongo sugli eroi sconosciuti delle Forze di Polizia

martedì, 11 Novembre 2025
2 minuti di lettura

Un viaggio nelle pieghe più autentiche della legalità, tra sacrificio, coraggio e senso dello Stato. È questo il cuore di ‘Dalla parte giusta. Storie di eroi sconosciuti delle Forze di Polizia’ (Mursia, 288 pagine), il nuovo libro di Gennaro Capoluongo, dirigente generale della Polizia di Stato, già esperto per la sicurezza presso la Rappresentanza Permanente d’Italia all’Onu.
Il volume, a metà tra memoir e saggio storico, restituisce la voce e l’anima di quelle donne e di quegli uomini che ogni giorno servono lo Stato, spesso lontano dai riflettori, per garantire la sicurezza e la libertà di tutti. “È un libro sugli eroi sconosciuti. cioè su coloro che, senza clamore, mettono a rischio la propria vita per difendere quella degli altri”, afferma l’autore.

Il volto umano della sicurezza

Capoluongo, uomo delle istituzioni e investigatore di lungo corso, accompagna il lettore dietro le quinte del lavoro quotidiano delle Forze di Polizia, mostrando quanto la sicurezza non sia soltanto ordine pubblico, ma anche benessere sociale, fiducia nello Stato e speranza nel futuro.
Attraverso una narrazione viva e partecipe, l’autore racconta storie di agenti, funzionari e collaboratori che operano nell’ombra con dedizione, disciplina e profondo senso civico.
Dal contrasto alla criminalità organizzata alla cooperazione internazionale contro il terrorismo e i traffici illeciti, il libro disegna un mosaico di esperienze vissute tra l’Italia e il mondo: un racconto che va dalle strade di Napoli alle missioni in Asia Centrale, dal fronte antimafia alla diplomazia di polizia presso Interpol, Europol e Nazioni Unite.

Un testimone della storia recente della sicurezza italiana

Nato a Frattamaggiore (Napoli) nel 1961, Gennaro Capoluongo ha attraversato quarant’anni di storia della pubblica sicurezza italiana. Entrato nella Polizia nel 1988, ha iniziato la sua carriera alla Squadra Mobile di Napoli, nel pieno della lotta alla Nuova Camorra Organizzata e ai clan dei Casalesi.
Nel libro, l’autore rievoca episodi cruciali di quegli anni, come l’arresto di Rosetta Cutolo, sorella del boss Raffaele, e le grandi inchieste della Criminalpol durante la trasformazione delle mafie in organismi transnazionali.
Con l’inizio del nuovo millennio, Capoluongo è protagonista della cooperazione internazionale: nel 2001, dopo l’attentato alle Torri Gemelle, rappresenta l’Italia nella missione Onu di valutazione antidroga in Tajikistan, Uzbekistan e Afghanistan, diventando il primo poliziotto italiano a operare in un’area di guerra.
Negli anni successivi ricopre ruoli di vertice tra Tbilisi, Lione, L’Aia e New York, fino a dirigere la Direzione Centrale della Polizia Criminale, occupandosi di estradizioni e operazioni di rilievo internazionale, come quella che portò alla cattura di Cesare Battisti.

Una lezione di etica e speranza

Nel suo racconto, Capoluongo non cede mai alla retorica. “Essere dalla parte giusta non è uno slogan, ma una scelta quotidiana”, scrive.
E a chi oggi si affaccia al mondo delle istituzioni, lancia un messaggio chiaro: “Ai giovani, sui quali nutro grandi aspettative per il futuro del nostro Paese dico che la sicurezza della collettività si costruisce attraverso le condotte quotidiane di ciascuno di noi. È ciò che mi piace definire l’etica dei comportamenti”.

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