Durante il vertice Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC) tenutosi a Busan, il presidente sudcoreano Lee Jae-myung ha chiesto al leader cinese Xi Jinping di intensificare gli sforzi diplomatici per riportare la Corea del Nord ai colloqui multilaterali. L’appello è arrivato nel corso del primo incontro bilaterale tra i due leader, in un momento di crescente tensione nella penisola coreana. “Mi auguro che Cina e Corea del Sud rafforzino la comunicazione strategica e collaborino per la ripresa del dialogo con Pyongyang,” ha dichiarato Lee, secondo quanto riferito dal suo ufficio presidenziale. La Corea del Sud teme che l’isolamento del regime nordcoreano, aggravato dalle sanzioni e dal rafforzamento dell’asse Mosca-Pyongyang, possa sfociare in nuove provocazioni militari. Xi Jinping ha ribadito l’importanza del multilateralismo e ha promesso che Pechino “continuerà a svolgere un ruolo costruttivo” nel processo di denuclearizzazione della penisola coreana. Tuttavia, non sono stati annunciati impegni concreti o scadenze operative. Il vertice APEC ha visto anche la partecipazione del presidente statunitense Donald Trump, che ha incontrato Xi a margine dell’evento. Sebbene i colloqui si siano concentrati su commercio e Ucraina, fonti diplomatiche indicano che la questione nordcoreana è stata discussa in modo informale. La Corea del Nord, che ha intensificato i test missilistici nel 2025, non ha mostrato segnali di apertura. Il regime di Kim Jong-un ha recentemente rafforzato i legami con la Russia, alimentando timori di una nuova fase di confronto strategico nella regione. Lee Jae-myung, insediatosi a giugno, ha promesso un approccio più equilibrato tra Washington e Pechino, puntando su dialogo e pragmatismo. La sua richiesta a Xi rappresenta un tentativo di rilanciare la diplomazia regionale, ma resta da vedere se Pyongyang sarà disposta a tornare al tavolo.



