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Zelensky: “Servono aiuti per altri 2-3 anni”. Parolin: “Negoziati in corso, anche la Cina può mediare”

martedì, 28 Ottobre 2025
1 minuto di lettura

Volodymyr Zelensky chiede all’Europa di garantire un sostegno economico stabile all’Ucraina “per almeno due o tre anni”. “Non combatteremo per decenni, ma i nostri partner devono dimostrare di poter sostenere finanziariamente il Paese in modo stabile per un certo periodo di tempo”, ha spiegato il presidente ucraino in conferenza stampa. I fondi, ha aggiunto, serviranno “sia per la difesa sia per la ricostruzione: se la guerra finirà tra un mese, li spenderemo per ricostruire, se continuerà, per le armi”.
Zelensky ha ribadito la disponibilità ai colloqui di pace, ma ha escluso qualunque concessione territoriale: “Affronteremo la diplomazia solo dalla posizione in cui ci troviamo ora. Non faremo passi indietro né cederemo parti del nostro Stato”. I piani per un vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin a Budapest sono stati sospesi dopo che Mosca ha insistito sul ritiro delle truppe ucraine da alcuni territori come condizione per il cessate il fuoco. “L’importante è che gli Stati Uniti abbiano dato un segnale pubblico: Trump ha appoggiato un cessate il fuoco sulle attuali linee”, ha sottolineato Zelensky.
Il presidente ucraino si è detto disposto a partecipare a colloqui “ovunque, anche in Ungheria, purché non in Russia o in Bielorussia”. Ha inoltre invitato il Congresso americano ad approvare nuove restrizioni contro Mosca dopo le recenti sanzioni di Trump alle principali compagnie petrolifere russe, auspicando che il leader statunitense “faccia pressione su Xi Jinping per ridurre il sostegno cinese alla Russia e le importazioni di idrocarburi”.

Piano diplomatico

Sul piano diplomatico, il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin ha confermato che “negoziati sono in corso” e ha sottolineato che “anche la Cina può avere un ruolo” nei tentativi di mediazione. “Il presidente Trump è in Estremo Oriente anche per toccare questo punto”, ha ricordato Parolin.
Nel frattempo, la notte scorsa l’Ucraina ha attaccato Mosca con droni per la seconda volta consecutiva. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver abbattuto 17 velivoli ucraini, tra cui uno diretto verso la capitale e 13 nella regione di Kaluga. Altri tre droni sono stati distrutti sopra la regione di Bryansk, dove un civile è rimasto ferito. Non si segnalano danni rilevanti, ma gli attacchi dimostrano come la guerra stia ormai colpendo con regolarità anche il territorio russo.
L’Unione Europea, intanto, ha espresso pieno sostegno alla Lituania, invitando Minsk a “porre fine agli attacchi ibridi” e riaffermando la necessità che Bruxelles “abbia un maggior peso” nel quadro dei negoziati di pace e della sicurezza del continente.

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