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Mattarella: “Solo l’Ue può proteggerci da guerre e dazi”

Al Quirinale la cerimonia per Cavalieri e Alfieri del Lavoro. Il Presidente richiama alla responsabilità sociale d’impresa, al valore del merito e alla necessità di un’Europa forte per affrontare crisi globali, migrazioni e nuove sfide economiche
sabato, 25 Ottobre 2025
2 minuti di lettura

Di fronte a guerre, tensioni geopolitiche e nuovi protezionismi che minacciano il libero commercio, l’Italia, da sola, “non avrebbe la massa critica” per difendersi. È l’Europa, unita, l’unico scudo possibile. Sergio Mattarella ha aperto così il suo intervento ieri al Quirinale alla cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine ‘Al Merito del Lavoro’ ai nuovi Cavalieri del Lavoro e degli attestati agli Alfieri del Lavoro: “Contrastare chi vuole forzare il diritto internazionale e chiudere i mercati richiede adeguata massa critica. Questa, per noi, si chiama Unione europea. Soltanto l’Europa, nel suo insieme, ha le dimensioni per affrontare da protagonista questo tempo difficile”.

L’incontro tra generazioni del merito

Il Presidente Sergio Mattarella rivolge il suo indirizzo di saluto in occasione della cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai Cavalieri del Lavoro nominati il 2 giugno 2025
Il Presidente Sergio Mattarella rivolge il suo indirizzo di saluto in occasione della cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai Cavalieri del Lavoro nominati il 2 giugno 2025

La cerimonia ha rappresentato un ponte ideale tra generazioni: da una parte imprenditori che hanno guidato aziende con visione e responsabilità, dall’altra i 25 migliori studenti d’Italia, premiati come Alfieri del Lavoro: “Questa cerimonia”, ha detto il Presidente della Repubblica, “pone in evidenza l’incontro tra generazioni: imprenditori che hanno dimostrato capacità nella guida di imprese e studenti che hanno raggiunto punte di eccellenza, in attesa di assumere responsabilità nella società di domani”. Il Capo dello Stato ha ricordato il ruolo formativo svolto dai Cavalieri del Lavoro attraverso il Collegio universitario Lamaro Pozzani, osservando che “la formazione è il vettore più potente per entrare con soddisfazione nel mondo del lavoro”.

Mattarella ha ribadito poi con forza un concetto che negli ultimi anni guida il suo magistero istituzionale: “La responsabilità dell’impresa non si esaurisce nell’aumento dei profitti. È un legame forte che unisce il progresso economico alla crescita civile del Paese”. Le imprese, ha aggiunto, “generano futuro” e la capacità di guardare oltre l’utile immediato “è un moltiplicatore di valore”.

Le minacce globali

Il Presidente ha poi allargato lo sguardo al quadro globale. Le “scellerate guerre in atto”, gli squilibri geopolitici e “le pericolose chiusure protezionistiche” stanno colpendo anche l’economia italiana ed europea. L’ordine internazionale costruito dopo la Seconda guerra mondiale è oggi “a rischio di essere fatto a pezzi”. Serve sì riformarlo, “in corrispondenza al mondo così diverso di oggi”, ma va anche difeso. E Mattarella ha posto la domanda cruciale: “Come utilizzare le risorse? Per distruggere o per costruire? La responsabilità sociale appartiene a tutti. L’Europa è il nostro destino: lo abbiamo scelto saggiamente”, ha aggiunto il Capo dello Stato, ricordando il valore dell’Erasmus e della libera circolazione come strumenti di crescita e identità comune per le nuove generazioni. E quindi ha reso omaggio a Sofia Corradi, ideatrice dell’Erasmus: “Una straordinaria innovazione per l’Europa e per i suoi giovani”. Per Mattarella l’innovazione e la sostenibilità, economica, sociale e ambientale, sono oggi “il cuore dell’indirizzo di un Paese e di un continente che vogliono dire la loro nel mondo”.

Immigrazione

Il Presidente Sergio Mattarella con i nuovi Cavalieri del Lavoro
Il Presidente Sergio Mattarella con i nuovi Cavalieri del Lavoro

Parlando di lavoro e demografia, il Presidente ha ricordato che circa il 10% della forza lavoro in Italia è straniera, pari a 2,5 milioni di occupati: “Un apporto ampio alla ricchezza nazionale”. Ha ribadito la necessità di una politica migratoria europea finalmente consapevole della dimensione sovranazionale del fenomeno. Regole chiare, formazione e legalità, ha spiegato, porterebbero a sconfiggere l’immigrazione clandestina e “i crudeli trafficanti di esseri umani”.

I nuovi Alfieri del Lavoro

Premiati 25 studenti con il massimo dei voti, selezionati tra oltre 4.200 segnalazioni provenienti da tutta Italia e dall’estero. Molti degli Alfieri del Lavoro del 2025 si sono distinti non solo per merito scolastico, ma per attività di volontariato, progetti digitali e ambientali, partecipazioni a olimpiadi scientifiche e linguistiche e iniziative per il bene comune: simbolo di un’Italia giovane, competente e responsabile.

“L’Onu non è un orpello diplomatico”

Sempre ieri, nel giorno dell’80º anniversario delle Nazioni Unite, Mattarella ha ribadito il forte sostegno dell’Italia all’Onu e al multilateralismo: “Il mondo ha bisogno di cooperazione, non di sopraffazione. L’ONU deve evolvere, ma va difeso: non è un orpello superfluo”. Ha auspicato una riforma del Consiglio di Sicurezza per renderlo “più rappresentativo, responsabile ed efficace”.

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