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Festa del cinema, Gruppo FS: presentato il documentario ‘Andata e Ritorno’

giovedì, 23 Ottobre 2025
1 minuto di lettura

Il treno come metafora di vita, come ponte verso nuove opportunità, sogni, libertà e futuro. È questo il cuore di ‘Andata e Ritorno’, il documentario presentato dal Gruppo FS alla Festa del Cinema di Roma. Realizzato da Gruppo Creativo Multimedia per Ferrovie dello Stato Italiane, il film è scritto e diretto da Roberto Campagna ed Elena de Rosa. Il documentario assume la forma di un racconto corale in cui il viaggio di sei passeggeri si intreccia attraverso un montaggio alternato, restituendo un mosaico emotivo della quotidianità di chi vive il treno come compagno inseparabile. Non un semplice mezzo di trasporto, ma un luogo d’incontro, scoperta e rinascita, capace di trasformarsi in motore di realizzazione e riscatto personale.

A comporre questo affresco umano ci sono storie diverse, accomunate da un tratto comune: la ricerca del proprio percorso. Anna Maria Natale, insegnante precaria della provincia di Caserta, percorre ogni giorno la tratta verso Roma per salire in cattedra, tra sacrifici e determinazione. Dalla regione Marche arriva invece il racconto di Alex Cesca, ragazzo con sindrome di Down di Civitanova, che grazie al treno ha riconquistato autonomia e fiducia raggiungendo quotidianamente il posto di lavoro.

Il viaggio

Il viaggio di Yakuba Camara, giovane promessa del calcio, è quello di chi rincorre un traguardo sportivo allenamento dopo allenamento. Un percorso che trova un ideale contrappunto nella storia di Gaia Karola Carafa, sciabolatrice pugliese dell’Arma dei Carabinieri, che utilizza i trasferimenti in treno come momenti di concentrazione verso l’obiettivo più grande: il sogno olimpico. Sul Frecciarossa il compositore piemontese Raffaello Basiglio trasforma lo scompartimento in uno studio nomade, dove prendono forma colonne sonore ispirate al paesaggio in movimento. E infine, l’architetto lombardo Alberto Cavallari cattura con la sua macchina fotografica i volti dei passeggeri incontrati lungo il tragitto, immortalando l’anima del viaggio sulle linee ferroviarie italiane.

La capillarità del Gruppo FS diventa il palcoscenico naturale di questi microcosmi: ogni storia ha un accento, un paesaggio, una voce. Sono istantanee di un’Italia che viaggia, che cambia, che cresce, e che nel tragitto trova parte della propria identità. A fare da sfondo, il lavoro silenzioso di chi ogni giorno garantisce servizi sicuri e accessibili ai viaggiatori.

La macchina da presa segue i protagonisti con uno stile cinematografico intimo e osservativo: lunghi piani sequenza, respiri, silenzi e dettagli che parlano più delle parole. I dialetti emergono con naturalezza nei dialoghi, come lingua dell’anima che rivela emozioni, timori e speranze, mescolandosi ai suoni inconfondibili dei treni, delle stazioni e delle vite in transito.

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