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PECHINO (ITALPRESS/XINHUA) – Durante il 14° Piano quinquennale (2021-2025), la Cina ha impresso una forte accelerazione all’apertura istituzionale del suo mercato dei capitali. Un pacchetto di misure mirate ha reso il panorama finanziario cinese significativamente più attraente per gli occhi degli investitori globali, gettando le basi per un sviluppo di alta qualità.
I numeri confermano la tendenza: il numero di società di titoli, fondi e futures a controllo straniero è cresciuto in modo significativo, con la China Securities Regulatory Commission (CSRC) che ha dato il via libera a ulteriori 13 operatori in questi settori. A fine agosto, gli Investitori Istituzionali Stranieri Qualificati (QFII) hanno toccato quota 907, con partecipazioni azionarie in Cina del valore di 949,3 miliardi di yuan (circa 133,6 miliardi di dollari). A trainare la fiducia anche i dati del secondo trimestre del 2025, che mostrano come il valore totale di mercato dei fondi northbound abbia raggiunto i 2.290 miliardi di yuan, con un +2% su base trimestrale.
Questa iniezione di fiducia trova un riscontro preciso nell’ultima indagine HSBC Global Investment Research sulle intenzioni di investimento nei mercati emergenti: il mercato azionario cinese è ora la prima scelta per gli investitori istituzionali globali. Oltre la metà degli intervistati si dichiara fortemente ottimista sulle prospettive del mercato continentale, una percentuale in netta crescita rispetto al precedente sondaggio di giugno.
“Questi dati sono la prova tangibile del successo dell’apertura del mercato dei capitali cinese”, afferma Zhao Xijun, professore di finanza alla Renmin University of China. “Non solo permette alle istituzioni straniere di sfruttare i propri punti di forza, ma introduce competenze internazionali che rinvigoriscono il mercato, consentendo al contempo al capitale globale di condividere i dividendi dello sviluppo cinese di alta qualità”.
Alla base di questi risultati, un solido pacchetto di politiche. Durante il 14° Piano quinquennale, l’abolizione dei limiti alla proprietà estera nelle istituzioni finanziarie, il perfezionamento del sistema QFII e l’ampliamento dei prodotti derivati a disposizione degli investitori stranieri hanno creato le condizioni per un’apertura finanziaria di alto livello. Inoltre, la CSRC, insieme alla Banca Popolare Cinese, sta studiando la promozione del trading di futures in valuta estera in RMB.
“UBS è stata la prima istituzione estera a ottenere la qualifica QFII. Sfruttando questo vantaggio, abbiamo interagito attivamente con gli investitori globali attraverso piattaforme come Stock Connect e QFII”, ha dichiarato Thomas Fang, responsabile dei mercati globali cinesi di UBS. Secondo Fang, le azioni A sono destinate a mantenere una performance stabile e positiva, favorite da politiche di sostegno e da un contesto esterno in via di chiarimento.
Il rafforzamento del ruolo di Hong Kong come centro finanziario internazionale è un altro tassello chiave, con la CSRC che ha annunciato cinque misure specifiche, ottimizzando meccanismi come lo Stock Connect e il riconoscimento reciproco dei fondi.
“Il pacchetto di misure ha creato una sinergia bidirezionale tra i mercati finanziari della Cina continentale e di Hong Kong”, ha spiegato Ying Weiping, presidente di Trans International Finance. “Da un lato, i meccanismi di connettività permettono a Hong Kong di soddisfare la domanda continentale di allocazione transfrontaliera dei capitali; dall’altro, il ruolo di ‘ponte verso il mondo’ di Hong Kong facilita l’ingresso dei capitali internazionali nel mercato continentale”.
Guardando al futuro, gli operatori si aspettano che l’apertura del mercato dei capitali cinese progredirà verso livelli più profondi e aree più ampie. Misure focalizzate sul potenziamento della connettività e sul rafforzamento della prevenzione dei rischi saranno introdotte in modo sequenziale.
La Discussione AI
 
				
 
             
            