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ROMA – La corsa trionfale di Jasmine Paolini non si ferma. Dopo la semifinale a Wuhan, la tennista di Bagni di Lucca, numero 8 del mondo, centra un’altra prestigiosa semifinale all’”Aux-Ningbo Open” in Cina, un WTA 500 da oltre un milione di dollari. E lo fa con il cuore, la grinta e una rimonta spettacolare.
Nei quarti di finale, l’azzurra, seconda favorita del tabellone, ha affrontato la fortissima elvetica Belinda Bencic (n.14 WTA). Un match durato circa tre ore e mezza, iniziato in salita con la perdita del primo set 7-5. Ma Paolini non si è persa d’animo. Con una reazione da grande fighter, ha ribaltato il match, strappando i due set successivi entrambi con un perentorio 7-5, 6-3, complice anche un problema alla coscia destra accusato dalla Bencic nel set decisivo.
Ora, all’orizzonte, c’è una semifinale di fuoco contro Elena Rybakina. La tennista russa naturalizzata kazaka, numero 9 del ranking e terza testa di serie, arriva da una vittoria schiacciante su Ajla Tomljanovic (6-2, 6-0).
Quella di domani non è una semplice semifinale: è uno scontro diretto con un biglietto per le WTA Finals di Riad in palio. Nella “Race” live, infatti, la toscana è attualmente settima, tallonata proprio da Rybakina. Una vittoria significherebbe, aritmeticamente, strappare il pass per il Masters di fine anno.
Al termine della battaglia con Bencic, le parole di Paolini hanno raccontato l’enorme difficoltà dell’impresa: “È stata una delle partite più dure che abbia mai giocato. Lei è una giocatrice straordinaria e forse oggi meritava di vincere. Sono contenta di esser riuscita a restare in partita e a combattere ogni punto, dopo un brutto avvio. Ho cambiato qualche cosa ed è andata bene. Mi sono sentita sempre meglio, via via, nel corso del match”.
Appuntamento a domani, sul cemento di Ningbo, per una sfida che vale una finale e, forse, la storia.
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