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Chivu: “Le Nazionali sono rinati, Gasperini un esempio da seguire”

venerdì, 17 Ottobre 2025
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MILANO – L’Inter si prepara allo scontro con la Roma e Cristian Chivu, in conferenza stampa, parla senza filtri. Sul ritorno dei giocatori dalle nazionali, il tecnico nerazzurro è chiaro: “Sono tornati tutti sani, nessun problema. Qualcuno ha accumulato tanti minuti, è vero, ma abbiamo gestito i carichi, dato un po’ di riposo in più. Li vogliamo al top per domani”.

Il big-match all’Olimpico ha per Chivu un sapore speciale. La Roma non è una squadra come le altre: “Ho vissuto quattro anni fondamentali in quella maglia. Arrivai a 22 anni nel campionato più bello del mondo – racconta l’ex difensore – Lavorare con Capello, che mi ha voluto lì, è stato solo l’inizio. Poi Spalletti, Voeller, Prandelli, Conti, Delneri… Sono cresciuto come uomo e come atleta a Roma, mi sono innamorato dell’Italia, un paese che mi ha dato tutto. E sono ancora qui, a ringraziare”.

Sulla Roma di Gasperini, prima in classifica, Chivu analizza con rispetto: “Siamo solo alla settima giornata, il margine di miglioramento c’è per tutti, a prescindere dagli obiettivi. Ottobre è solo l’inizio. Quello che apprezzo dei giallorossi è la continuità data al lavoro di Ranieri. Gasperini ha introdotto la marcatura a uomo, hanno trovato equilibrio. Dovremo essere lucidi per capire dove potranno concedere qualcosa e quando colpire”.

Proprio Gasperini è un faro per Chivu: “Ne ho sempre avuta stima, da quando ero suo giocatore all’Inter. Con lui feci una preparazione eccellente, poi i risultati non arrivarono e lo mandarono via troppo presto. Ma lui ha dimostrato le sue idee, la sua identità. Per noi giovani allenatori è un modello”.

In vista della sfida, qualche indiscrezione sulla formazione: “In porta giocherà Sommer”. Più incerto il ritorno di Thuram: “Non so quando tornerà”. Dopo la pausa delle nazionali, Chivu spera di “ripartire dalla prestazione con la Cremonese, capire i nostri punti di forza e andare avanti, senza passi indietro”.

Infine, un consaggio per Pio Esposito, sotto i riflettori: “È un giocatore della Nazionale e dell’Inter, è normale che ci sia pressione. Ma i paragoni non hanno senso. Deve adattarsi alle richieste della società e del calcio che conta, è un profilo già ammirato. Non dimentichiamoci che è giovane: in due mesi la sua vita è cambiata. Ma è quello che voleva. Ora è sul palco: deve ballare. Accettare gli errori, sapendo che può ancora migliorare”.

– Foto Ipa Agency –

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