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ROMA – La sfida che tutti aspettano è qui. Domani sera, alle 20.45, l’Olimpico si accenderà per il big match tra la Roma capolista e l’Inter. Un testa a testa carico di ambizione, ma anche di quella consapevolezza che solo i tecnici più lucidi sanno avere: Gian Piero Gasperini non nasconde il gap tecnico a favore degli avversari, ma non si presenta all’appuntamento con il complesso dell’inferiore.
Alla vigilia dello scontro con gli uomini di Chivu, il mister giallorosso non usa giri di parole: “Il traguardo importante è giocare una partita di livello. In Serie A l’Inter, insieme al Napoli, è la miglior squadra, è straordinaria per quello che ha fatto in campionato e in Champions”. I numeri danno ragione alle sue parole: i capitolini viaggiano a 15 punti, come il Napoli, e con tre lunghezze di vantaggio proprio sull’Inter.
“Mi aspetto un’Inter vogliosa di ristabilire le gerarchie. Sono le prestazioni a rendere una squadra più sicura e fiduciosa, al di là dei risultati”, aggiunge Gasperini, affrontando a viso aperto il tema del valore dei roster. “L’opinione generale è che ci siano organici migliori del nostro, compreso quello dei nerazzurri. Ma non deve essere una colpa o un motivo di risentimento. Noi lavoriamo per avvicinarci a chi è più avanti e speriamo di riuscirci con il lavoro”.
E poi c’è il sogno che scalda il cuore dei tifosi: il ritorno in Champions League. “Tutti ne parlano per un motivo molto semplice: porta molti soldi. Nessuno parla di Scudetto, sembra quasi che interessi solo il quarto posto. Gli obiettivi tecnici, però, sono diversi da quelli economici e vanno valutati gara per gara, stagione per stagione. Io mi fermo alle valutazioni tecniche”, precisa il tecnico.
Il puzzle tattico per la sfida deve ancora fare i conti con l’infortunio di Leon Bailey. L’attaccante giamaicano, colpito da una lesione miotendinea al retto femorale destro nel suo primo allenamento a Trigoria, è tornato in gruppo, ma l’attesa non è finita. “Tutti speravamo in un recupero più breve, ma l’infortunio ha richiesto questi tempi. La buona notizia è che ormai siamo vicini: dopo otto settimane, manca massimo 1-2 settimane e poi potrà essere disponibile”. Oltre a lui, salta anche Angelino, in convalescenza per una bronchite asmatica.
Un faro in più in attacco è Paulo Dybala, che ha approfittato di queste due settimane di stop per lavorare a Trigoria. “Questi giorni sono serviti a lui, a Pellegrini e a tutti quelli che sono rimasti. Sono soddisfatto”.
Ora, il palcoscenico è pronto. La Roma, sorpresa di questo primato, vuole difenderlo a denti stretti. L’Olimpico aspetta di esplodere.
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