“La pace si costruisce con i fatti, non con le parole”. Ha utilizzato queste precise parole il Primo Ministro Giorgia Meloni per salutate la liberazione degli ostaggi israeliani da Gaza e l’avvio del nuovo processo di pace per il Medioriente. Termini pronunciati ieri, nel giorno in cui la diplomazia internazionale ha raccolto un risultato definito da tutti “storico”: la firma del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, frutto del cosiddetto Piano di pace di Donald Trump. Il Premier ha partecipato al vertice internazionale di Sharm el-Sheikh, dove oltre venti leader mondiali hanno apposto la propria firma all’accordo che ha segnato l’inizio di una nuova fase per la regione.

“Oggi è una giornata storica” ha scritto Meloni su X, “un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell’attuazione della prima parte del Piano di pace del Presidente americano Donald Trump. Ora si apre una nuova fase: consolidare il cessate il fuoco e dare piena attuazione all’accordo per costruire un futuro di pace e stabilità duratura. L’Italia continuerà a sostenere con convinzione questo percorso”.
Trump elogia Meloni

Durante la cerimonia ufficiale il Tycoon, co-presidente del vertice insieme all’omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi, ha voluto ringraziare pubblicamente Meloni per il contributo dell’Italia alla mediazione diplomatica: “È una governante molto forte, sta facendo un ottimo lavoro”, ha dichiarato Trump, suscitando un applauso nella platea dell’International Conference Center di Sharm el-Sheikh. In un siparietto poi diventato virale, Trump ha scherzato al momento dell’ingresso del Primo Ministro sul palco: “Chi è questa donna?”, ha domandato sorridendo, per poi aggiungere “a beautiful woman” e rivolgerle un pollice alzato, gesto che ha invitato a ripetere anche al Presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
“Ci sono voluti tremila anni per arrivare fin qui”, ha detto Trump durante la firma dell’accordo, parlando di “un giorno straordinario per il Medioriente. Con l’intesa che abbiamo appena siglato le preghiere di milioni di persone sono state esaudite. Insieme abbiamo realizzato l’impossibile: finalmente abbiamo la pace in Medioriente”. Alla cerimonia, oltre a Trump e al-Sisi, erano presenti tra gli altri l’Emiro del Qatar Tamim bin Hamad al Thani, il già citato Erdogan, il Presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas, il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, e numerosi leader europei, tra cui il Presidente francese Emmanuel Macron, il Cancelliere tedesco Friedrich Merz e, ovviamente, Meloni. Assente Netanyahu. Sul palco, alle spalle dei leader, campeggiava la scritta ‘Peace 2025’, simbolo del nuovo corso che la comunità internazionale spera di imprimere a una regione lacerata da decenni di conflitti.
Meloni incontra al-Sisi

A margine del vertice, Meloni ha avuto un bilaterale con il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, alla presenza del Ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty e del capo dei servizi segreti Hassan Rashad. Secondo una nota della presidenza egiziana, Al-Sisi ha elogiato “lo sviluppo delle relazioni tra Egitto e Italia” e ha sottolineato “l’importanza di continuare a rafforzare i rapporti bilaterali nei settori politico, commerciale ed economico”. Meloni, dal canto suo, ha ribadito “l’apprezzamento dell’Italia per il ruolo centrale svolto dall’Egitto nel facilitare il raggiungimento del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza” e ha assicurato “il pieno sostegno dell’Italia a tutti gli sforzi volti a raggiungere la stabilità nella regione”.