Ascolta il podcast
SHARM EL SHEIKH (EGITTO) – Un momento storico prende forma a Sharm el Sheikh. Sotto i riflettori internazionali, i leader delle nazioni mediatrici – il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad al Thani – hanno firmato l’atteso accordo di pace per Gaza.
L’intesa, che ufficializza la tregua tra Hamas e Israele, ha già prodotto i suoi primi, tangibili frutti: il rilascio degli ostaggi israeliani e dei detenuti palestinesi. Un primo, fondamentale passo verso la distensione.
Al termine della cerimonia della firma, i lavori sono proseguiti con una sessione plenaria a porte chiuse. Ma è stato durante la cerimonia che il presidente Al-Sisi ha lanciato un appello carico di speranza, rivolgendosi direttamente al popolo di Israele: “Fateci trasformare questo momento storico in un nuovo inizio, e lavoriamo insieme per un futuro migliore per i nostri Paesi”.
Una fiducia riposta nell’azione diplomatica che Al-Sisi aveva già espresso in un incontro privato con il presidente Trump, a cui aveva dichiarato: “Ero certo che solo lei potesse porre fine alla crisi di Gaza. Solo Trump può raggiungere la pace nella nostra regione”.
-Foto: Ipa Agency-
La Discussione AI
