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Shoah, polemiche dopo le parole di Roccella sulle “gite” ad Auschwitz

domenica, 12 Ottobre 2025
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ROMA – Un monito che scuote e divide: “Non si è fatto i conti fino in fondo con l’antisemitismo in Italia”. A lanciarlo è il ministro alla Famiglia Eugenia Roccella, durante un convegno dell’Unione delle comunità ebraiche italiane a Roma. La sua tesi, provocatoria, mette sotto accusa le visite scolastiche ad Auschwitz: “Sono state gite? A che cosa sono servite? Secondo me sono state incoraggiate perché servivano all’inverso. Ovvero a convincerci che l’antisemitismo fosse confinato alla storia, a un’epoca precisa: il fascismo. Quelle visite sono state un modo per ripetere che l’antisemitismo era una questione solo fascista e basta”.

Dichiarazioni che hanno scatenato un immediato putiferio politico. Elly Schlein, leader del Pd, tuona contro, rivolgendo un appello diretto alla premier Giorgia Meloni: “Prenda subito le distanze dall’indecente uscita della ministra Roccella. C’è un limite a tutto, e insultare i Viaggi della Memoria cercando di riscrivere la storia lo ha superato”.

La reazione delle opposizioni è un coro di indignazione. Magi di Più Europa accusa: “Il ministro Roccella una ne pensa e cento ne sbaglia. Fornisce una lettura strumentale e provinciale della memoria dell’Olocausto e sembra voler sminuire il ruolo del nazifascismo, che pianificò lo sterminio programmatico degli ebrei”.

Annalaura Orrico, deputata M5S, afferma: “Sono gravissime le parole della ministra, che nega l’indiscutibile valore educativo di quelle che lei liquida come ‘gite’. Quei viaggi servono a raccontare l’orrore del Novecento e a mantenere viva la memoria delle vittime del genocidio nazifascista. La Roccella vuole forse riscrivere la storia?”.

La senatrice Raffaella Paita (Italia Viva) scrive sui social: “Negare il valore della Memoria è inaccettabile. Le parole di Roccella sono gravi, soprattutto perché pronunciate da un ministro della Repubblica. Facciamo nostre le sempre sagge parole di Liliana Segre”.

La polemica si allarga allo scenario internazionale con Angelo Bonelli di Avs, che collega le parole del ministro al conflitto a Gaza: “Mostrano una totale insensibilità verso la tragedia che si consuma a Gaza e un’indifferenza assoluta di fronte alla pulizia etnica portata avanti dal governo di Netanyahu, che per l’Onu costituisce un genocidio. Oggi le gite scolastiche dovremmo organizzarle a Gaza, per mostrare agli studenti un genocidio nel terzo millennio: bambini sotto le macerie, ospedali bombardati, famiglie annientate”.

Un dibattito infuocato, che dalla memoria della Shoah arriva al presente, dimostrando quanto quel passato sia ancora, drammaticamente, una ferita aperta.

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