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TALLINN (ESTONIA) – Una serata per i centravanti, un sogno diventato realtà per l’Italia. Sotto il cielo di Tallinn, tutti e tre i bomber azzurri imbrattano la rete: è il trionfo del numero nove. Apre le danze Moise Kean, che al 4′ dipinge un capolavoro di dribbling in area e un tiro impeccabile all’angolino. Una gioia breve, stroncata da un beffardo infortunio pochi minuti dopo.
Subentra così Francesco Pio Esposito, e con lui il futuro bussa alla Nazionale. Le sue sponde e i tocchi preziosi si intrecciano subito con la grinta di Mateo Retegui. È un’Italia che brilla, dominante: Dimarco e Raspadori tessono trame sulla sinistra, Barella e Tonali sono padroni incontrastati del centrocampo, mentre Orsolini si sporca anche le mani in difesa. L’intensità è il marchio di fabbrica di questa squadra di Gattuso, che ora vince la sua terza partita su tre in panchina.
Al centro di tutto, Retegui: lotta, combatte, ruba un pallone e si procura un rigore. Come Haaland, autore di una tripletta per la Norvegia poche ore prima, viene fermato dal portiere Hein e da un maledetto palo. Ma un vero bomber non si arrende: pochi minuti dopo, è di nuovo lui a firmare il raddoppio su un assist prezioso di Orsolini.
Il secondo tempo vede un calo di ritmo, ma non di occasioni. Fino al momento magico di Pio Esposito. Dopo aver lanciato Spinazzola, è lo stesso laterale a restituire il favore: controllo, coordinamento e un leggero esterno di controbalzo che scrive la sua prima, indimenticabile rete in azzurro. È il sigillo sul 3-1.
A macchiare la serata solo un errore di Donnarumma sul cross di Soomets, che consente a Sappinen di accorciare le distanze. La porta inviolata rimane un’utopia, ma poco importa. L’obiettivo è un altro: confermare la crescita e mettere in cassaforte i playoff, martedì a Udine contro Israele. La strada è tracciata.
La Discussione AI
