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OSLO (NORVEGIA) – Due parate dagli undici metri. Peretz dice “no” a Erling Haaland, non una, ma due volte, regalando un attimo di illusione. Un soffio, nulla più. Perché la Norvegia ha impiegato pochissimo a cancellare ogni timore e, con essi, ogni speranza azzurra. All’Ullevaal Stadion di Oslo, la squadra di casa travolge Israele con un netto e indiscutibile 5-0 in una partita del girone I di qualificazione ai Mondiali 2026.
Un trionfo che permette alla selezione di Ståle Solbakken di proseguire la sua marcia a punteggio pieno e di mettere un’ipoteca quasi decisiva sul primo posto, quello che regala il biglietto diretto per la Coppa del Mondo. Ai norvegesi restano due partite: il 13 novembre contro l’Estonia, di nuovo a Oslo, e il 16 a Milano contro l’Italia di Gattuso. Oltre al vantaggio in classifica, pesa come un macigno la differenza reti, ampiamente a favore di Haaland e compagni, primo criterio in caso di arrivo a pari punti.
In una Oslo blindata, con misure di sicurezza senza precedenti, la serata inizia con una pacifica manifestazione pro-Palestina che raggiunge le porte dello stadio, oggi a capienza ridotta per motivi di ordine pubblico.
Sul campo, la Norvegia parte in quarta. Al 5′ ottiene un calcio di rigore, ma il doppio “no” di Peretz a Haaland sembra momentaneamente congelare i sogni. La superiorità dei padroni di casa, tuttavia, è talmente schiacciante che lo sblocco è solo questione di tempo. Arriva al 18′: Sorloth sfreccia sulla fascia destra e appoggia al secondo palo per Nusa, la cui stoccata di testa viene deviata in rete da Khalaili per l’1-0.
È l’inizio della valanga. Al 27′, è finalmente gol di Erling Haaland, che si trasforma di nuovo nel bomber spietato di sempre e trasforma con freddezza l’assist di Sorloth per il 2-0. Nemmeno sessanta secondi dopo, il 3-0: un’altra autorete, ancora più goffa della prima, firmata da Nachmias, che nel gesto disperato si schianta anche sul palo ed è costretto a lasciare il campo per infortunio.
Nella ripresa, la trama del film non cambia: finale scontato, senza colpi di scena, e un solo, indiscusso protagonista: Erling Haaland. Al 18′ della seconda frazione sigla il 4-0, al 27′ il 5-0 personale e di squadra, entrambi su assist di un ispiratissimo Nusa. Con queste reti, il fenomeno norvegese raggiunge la cifra incredibile di 51 gol in sole 46 partite in nazionale.
Pokerissimo servito. I Mondiali 2026 sono a un passo per la Norvegia. Ad Italia e Israele non resta che contendersi, in un’amara lotta di rimonta, il secondo posto che vale i play-off.
– Foto Ipa Agency –.
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