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Gaza, tregua storica: Meloni ringrazia Trump e i mediatori. “È un nuovo inizio per la pace”

giovedì, 9 Ottobre 2025
2 minuti di lettura

È una notizia straordinaria, un giorno storico”. Con queste parole Giorgia Meloni, in collegamento telefonico con Speciale Tg1, ha commentato l’intesa raggiunta per la tregua a Gaza e l’avvio della prima fase del piano di pace promosso dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il Premier ha espresso gratitudine per il lavoro svolto a livello internazionale, sottolineando il contributo determinante di diversi leader mondiali: “Dobbiamo dare merito al lavoro straordinario portato avanti in particolare dal presidente Trump, ma anche ringraziare i numerosi mediatori – ha dichiarato – a partire dallo sceicco Al Thani, principe del Qatar, con il quale ho parlato anche ieri sera, il presidente egiziano Al Sisi e il presidente turco Erdogan. C’è stato un lavoro di squadra estremamente prezioso che ci consente oggi di iniziare una fase nuova”.
Meloni ha però invitato alla prudenza: “Ovviamente c’è ancora moltissimo lavoro da fare. Quella di cui si parla è la realizzazione della prima fase del piano di pace, un piano complesso e lungo, che richiederà il sostegno di tutti. Ma penso davvero che sia un nuovo inizio”. La premier ha ricordato anche le “immagini commoventi della popolazione di Gaza che festeggiava quello che sta accadendo”, aggiungendo che “dobbiamo festeggiare tutti, ma continuando a mantenere l’attenzione sul lavoro delicato e importante che ci attende”.

“Un momento storico”

Sulla stessa linea, il deputato di Fratelli d’Italia e componente del gruppo interparlamentare Italia–Usa Federico Mollicone ha definito l’accordo “un’opportunità irripetibile per fermare le ostilità nella Striscia di Gaza”. “Questa intesa – ha spiegato – può segnare l’inizio di una nuova fase di stabilità per la regione. È fondamentale che ogni parte coinvolta rispetti gli impegni assunti e collabori per realizzare rapidamente i passaggi successivi del piano”. L’Italia, ha aggiunto Mollicone, “continuerà a sostenere gli sforzi diplomatici ed è pronta a contribuire attivamente alla stabilizzazione, alla ricostruzione e allo sviluppo della zona, come ha detto il presidente Meloni”.
Soddisfazione anche da parte della senatrice Mariastella Gelmini (Noi Moderati), che ha sottolineato come l’accordo raggiunto al Cairo rappresenti “una svolta storica che pone fine a un conflitto cruento e porta, dopo due anni, alla liberazione di tutti gli ostaggi”. “Va dato merito a Donald Trump e all’amministrazione americana – ha affermato Gelmini – ma anche al Primo Ministro israeliano Netanyahu, cui va riconosciuto, dopo molti errori, il coraggio di fermare le armi e accettare una trattativa che potrebbe anche costargli la fine del suo governo.”
La senatrice ha ricordato come “già a gennaio, grazie a Trump, si arrivò a una prima tregua con la liberazione di oltre trenta ostaggi” e ha definito il risultato odierno “un grande successo della politica e del realismo, che in politica estera contano più delle bandiere e delle piazze”.
Gelmini non ha risparmiato critiche all’opposizione: “Spiace che parte rilevante dell’opposizione italiana non abbia votato convintamente la risoluzione per il sostegno al piano Trump. Hanno scelto le piazze – spesso violente e talvolta inneggianti al 7 ottobre – e hanno perso. Bene invece la linea coerente del governo Meloni, che in questi due anni ha sempre mantenuto posizioni improntate all’equilibrio e al raggiungimento della pace”.

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