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Panetta: “Serve più solidarietà internazionale per affrontare povertà e debito globale”

mercoledì, 8 Ottobre 2025
2 minuti di lettura

“Così come il capitale sociale è il fondamento del credito cooperativo all’interno delle comunità locali, il capitale sociale internazionale è essenziale per rivitalizzare la cooperazione multilaterale”. Con queste parole Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, è intervenuto al convegno internazionale ‘Cooperative Financial Institutions in the XXI Century for Economic and Social Development’, sottolineando il ruolo strategico della fiducia e della solidarietà nel sostenere i Paesi più fragili. “Gli stessi principi — fiducia, responsabilità e solidarietà — che sostengono le cooperative a livello locale devono guidare la comunità internazionale nell’affrontare la povertà, la disuguaglianza e il peso di un debito insostenibile”, ha affermato Panetta.
Il Governatore ha ricordato i risultati straordinari ottenuti negli ultimi decenni nella riduzione della povertà estrema: la quota di persone che vivono con meno del minimo indispensabile è scesa dal 40% nel 1990 all’11% alla fine dell’ultimo decennio, passando da 2,3 miliardi a 900 milioni di individui.

Fiducia e resilienza

Ma questo progresso si è arrestato negli ultimi anni a causa di shock multipli, tra cui crisi economiche, pandemie e instabilità geopolitica. In Africa subsahariana, il quadro è particolarmente critico: tra il 1990 e il 2020 il numero di persone in povertà estrema è quasi raddoppiato. Sebbene i tassi di povertà siano scesi dal 55% al 46%, la crescita demografica ha vanificato i miglioramenti. “Questi Paesi rappresentano solo il 2,5% del Pil globale e l’1,4% del debito pubblico mondiale, ma ospitano 1,8 miliardi di persone, quasi un quarto dell’umanità. Il loro peso economico è modesto, ma le conseguenze umane sono immense”, ha sottolineato Panetta.
Il governatore ha poi messo in evidenza il peso delle istituzioni finanziarie cooperative nell’economia globale. Solo in Europa, le banche cooperative impiegano oltre 700.000 persone e servono 90 milioni di soci. A livello mondiale, operano in più di 100 Paesi e contano circa 400 milioni di soci.

Una strategia globale per il debito

In molte regioni segnate da povertà, conflitti o cambiamenti climatici, le cooperative di credito restano spesso gli unici fornitori affidabili di servizi finanziari. Secondo Panetta, la ricerca dimostra che “i loro prestiti basati sulle relazioni aiutano a stabilizzare i cicli del credito, sostenendo i clienti nelle fasi di recessione e favorendo una crescita più equilibrata e sostenibile”. Le banche cooperative, ha ricordato, non sono meno efficienti di quelle commerciali: in molti casi eguagliano la redditività e la qualità del credito, contribuendo a ridurre le disuguaglianze sociali. Ma il modello non è privo di criticità: dimensioni ridotte, concentrazione nei mercati locali e minore diversificazione possono limitarne la capacità di espansione e gestione dei rischi.

Una strategia globale per il debito

Di fronte alla complessità della sfida del debito globale, Panetta ha invocato una risposta internazionale coordinata che combini prevenzione delle crisi, riduzione del debito e promozione della crescita. “Il modo più sicuro per ripristinare la sostenibilità del debito è promuovere una crescita equilibrata e inclusiva”, ha dichiarato. “L’alleggerimento del debito deve essere accompagnato da riforme che rafforzino le istituzioni e amplino la base imponibile. Il sostegno finanziario è più efficace se legato a quadri chiari e basati sulle performance”.

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