Il Lussemburgo ha vissuto una giornata storica con l’incoronazione del nuovo granduca Guillaume, successore del padre Henri, che ha ufficialmente abdicato dopo 25 anni di regno. La cerimonia, tenutasi il 3 ottobre nel Palazzo Granducale di Lussemburgo, ha visto la partecipazione di leader europei, membri delle famiglie reali e migliaia di cittadini accorsi per salutare il passaggio di testimone. Henri, 70 anni, ha annunciato la sua decisione con un discorso sobrio e commosso, citando “la necessità di garantire continuità e rinnovamento” alla monarchia. Il suo regno è stato segnato da una modernizzazione dell’istituzione, con maggiore trasparenza e un ruolo più attivo in ambito sociale e ambientale. “Lascio con serenità e fiducia nelle capacità di Guillaume”, ha dichiarato l’ex sovrano, che manterrà il titolo di granduca emerito. Guillaume, 43 anni, già erede al trono e noto per il suo impegno in ambito giovanile e culturale, ha giurato fedeltà alla Costituzione e al popolo lussemburghese. Laureato in scienze politiche e appassionato di musica classica, è sposato con Stéphanie de Lannoy e padre di due figli. Nel suo primo discorso da sovrano, ha promesso di “essere un ponte tra tradizione e innovazione” e di “servire con umiltà e dedizione”. La monarchia lussemburghese, una delle poche ancora attive in Europa continentale, ha un ruolo prevalentemente simbolico, ma mantiene una forte influenza culturale e identitaria. L’abdicazione di Henri segue il trend di altri sovrani europei, come Beatrice dei Paesi Bassi e Juan Carlos di Spagna, che hanno lasciato il trono per favorire il ricambio generazionale. La giornata si è conclusa con una parata nel centro storico e un concerto sinfonico in Place Guillaume II. Per molti cittadini, l’incoronazione di Guillaume rappresenta l’inizio di una nuova era, in cui la monarchia potrà continuare a evolversi in sintonia con i tempi.
