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Ucraina: rallenta l’avanzata russa. Allerta su droni nel Nord Europa, indagine francese su una petroliera russa

La conclusione del centro studi Usa. Orbán conferma il veto all'Ucraina nell'Ue, traballa il piano Costa per aggirarlo
giovedì, 2 Ottobre 2025
2 minuti di lettura

Alla vigilia del vertice informale Ue sulla difesa a Copenaghen, Emmanuel Macron ha parlato di un’Europa ormai “in uno scontro” con la Russia. Parole che fotografano un quadro di guerra ibrida e pressione militare: sorvoli di droni hanno disturbato negli ultimi giorni il traffico aereo in Danimarca e la Francia ha aperto un’inchiesta su una petroliera della cosiddetta flotta fantasma russa, la “Pushpa/Boracay”, ancorata da giorni davanti al parco eolico di Saint-Nazaire e sospettata di possibili collegamenti con quei sorvoli. Sul fronte politico, Viktor Orbán ha confermato il veto all’adesione dell’Ucraina all’Ue, mentre nel Consiglio europeo prende quota — ma vacilla — il “piano Costa” per aggirarlo. Intanto, secondo una nuova analisi dell’Institute for the Study of War, l’avanzata russa ha rallentato a settembre: circa 447 km² conquistati, in calo rispetto ad agosto, con linee quasi congelate soprattutto nel Donetsk.Intanto la notte fra martedì e ieri la Russia ha colpito Kharkiv con bombe guidate e missili: sei feriti, incendi in un mercato e in edifici residenziali, secondo le autorità locali. L’aeronautica di Kiev riferisce di 49 droni lanciati (Shahed e altri), un missile antinave Onyx e quattro Iskander: 44 i droni abbattuti o soppressi nelle regioni del nord, est e centro. A Zaporizhzhia, la più grande centrale nucleare d’Europa è senza alimentazione esterna da oltre una settimana: “Nessun pericolo immediato finché funzionano i generatori di emergenza, ma è una situazione non sostenibile”, ha ammonito il direttore dell’Aiea Rafael Grossi, ricordando che si tratta della decima interruzione totale di rete dall’inizio della guerra.

Guerra ibrida

La premier danese Mette Frederiksen ha definito la campagna russa di droni, cyberattacchi e sabotaggi “solo l’inizio”, invitando la Nato a rafforzare la risposta e a spiegare con chiarezza all’opinione pubblica “cosa è in gioco”. Bucarest, intanto, spinge sulla cooperazione industriale: la ministra degli Esteri Oana Toiu ha confermato l’obiettivo di avviare rapidamente in Romania, insieme a Kiev, la produzione di droni difensivi per il fianco est dell’Alleanza. Sul piano energetico, nuove pressioni: il Cremlino ha bollato come “furto” i piani Ue di destinare 2 miliardi di euro — attingendo ai rendimenti degli asset russi congelati — all’acquisto di droni per l’Ucraina. In parallelo, Naftogaz ha ottenuto un prestito da 300 milioni di euro dalla Bei per garantirsi scorte di gas in vista dell’inverno, dopo i danneggiamenti che hanno colpito il 40% della produzione interna ucraina.

Asse Mosca-Pechino

Nel messaggio a Xi Jinping per l’anniversario della Rpc, Vladimir Putin ha definito i rapporti con la Cina “al livello più alto di sempre”, auspicando ulteriore cooperazione strategica. Sul dossier energetico, Mosca punta ad aumentare le forniture di Gnl verso Pechino dai progetti Arctic LNG-2 e Sakhalin-2, mentre prosegue il lavoro sugli accordi in valute nazionali. Sul versante russo, gli attacchi ucraini hanno inciso sulla capacità di raffinazione: a fine settembre risulta inattivo il 38% degli impianti, con cali marcati di output tra agosto e settembre. Nella regione di Rostov, almeno dieci droni avrebbero colpito la stazione di pompaggio Sukhodolnaya, provocando incendi e lo stop temporaneo al trasferimento di greggio.

Georgia e Moldavia

La Georgia torna in piazza in vista delle amministrative di sabato: opposizioni e società civile — a un anno dalle contestate legislative del 2024 — annunciano mobilitazioni nazionali contro il partito al governo Sogno Georgiano, accusato di derive filo-russe e repressione. L’Ue ha già avvertito Tbilisi: la stretta sui diritti mette a rischio il percorso di adesione. Sul dossier Moldova, Mosca denuncia una “persecuzione dittatoriale” dell’opposizione. Dall’altra parte del Prut, il leader romeno Nicușor Dan scommette su un ingresso di Chişinău nell’Ue entro tre anni, nonostante la spina della Transnistria.

Segnali e retroscena

A Mosca il ministro della Difesa Andrei Belousov ha incontrato l’omologo nordcoreano No Kwang Chol, inaugurando un memoriale per i partigiani coreani della Seconda guerra mondiale: un tassello ulteriore nei rapporti militari fra i due Paesi. Sul fronte mediatico, Dmitry Medvedev ha ironizzato sulle affermazioni di Donald Trump circa ipotetici sottomarini Usa “nascosti” al largo della Russia. Dal Cremlino, Dmitry Peskov ha respinto come “infondate” le accuse di Kiev su danni russi a Zaporizhzhia e ha ribadito che “non ci sono le condizioni” per preparare contatti ad alto livello con l’Ucraina, attribuendo lo stallo a Kiev.

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