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Flotilla andrà avanti. Crosetto: rischi elevatissimi se forzerà blocco

Tajani: spero ancora in un ripensamento. Trump: Gaza, accordo ora possibile
lunedì, 29 Settembre 2025
3 minuti di lettura

Flotilla andrà avanti e la navigazione delle imbarcazioni e degli che non sono scesi, punta ora verso Gaza. Una navigazione che prevede la forzatura del blocco navale israeliana. La situazione resta quindi difficile e imprevedibile, ieri il ministro della difesa Guido Crosetto ha incontrato la delegazione “di terra” di Flotilla: ‘ribadite mie preoccupazioni e importanza dialogo’. Ci sono ‘rischi elevatissimi se forzerà blocco’ ha detto il capo della Difesa italiana che ha aggiunto , ‘dalle istituzioni ogni sforzo affinchè prevalga senso responsabilità‘.

L’incontro si è tenuto nel comando della compagnia carabinieri Roma-San Pietro presenti la portavoce della Global Sumud Flotilla Maria Elena Delia, con le altre esponenti del movimento Simona Moscarelli e Giorgina Levi. “Ho ribadito loro – spiega Crosetto al termine dell’incontro – tutte le mie preoccupazioni, ma anche l’importanza del dialogo e la necessità di evitare azioni che possano mettere a rischio qualunque vita, in primis degli attivisti italiani. L’obiettivo dichiarato della Flotilla è quello di aiutare il popolo di Gaza, ma è fondamentale che questo impegno non si traduca in atti che non porterebbero ad alcun risultato concreto, ma che, al contrario, rischierebbero di avere effetti drammatici con rischi elevati ed irrazionali“.

Crosetto sottolinea che “la priorità mia e del Governo è e resta la sicurezza e il ricorso a soluzioni efficaci e sicure per aiutare realmente la popolazione di Gaza, attraverso i canali umanitari e diplomatici, tutti già attivi. Le istituzioni italiane, a partire dal presidente della Repubblica, dal presidente del Consiglio e da tutte le principali cariche dello Stato, stanno profondendo ogni sforzo diplomatico e operativo affinché prevalga il senso di responsabilità. Ma qualora la Sumud Flotilla decidesse di intraprendere azioni per forzare un blocco navale si esporrebbe a pericoli elevatissimi e non gestibili, visto che parliamo di barche civili che si pongono l’obiettivo di ‘forzare’ un dispositivo militare. Sono certo che si possano ottenere risultati migliori e maggiori per il popolo palestinese in altri modi, mezzi e sistemi, come ho ribadito loro, ringraziando per il confronto sincero e corretto“.

Gli attivisti: la missione va avanti

La missione va avanti verso Gaza, non abbiamo avuto defezioni, navighiamo in acque internazionali nella totale legalità, questa è la nostra responsabilità”. Lo ha affermato Maria Elena Delia, portavoce della Flotilla, prima di incontrare la segretaria del Pd, Elly Schlein. Quanto alle affermazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, Delia si è limitata a dire: ”Non ricordo”.

Flotilla: situazione rischiosa, necessario ci siano tutele

Le navi della Flotilla stanno continuando a muoversi verso sud-est, e si sono lasciate Creta alle spalle. Si trovano già in acque internazionali. La situazione è rischiosa ma speriamo che le pressioni di questi giorni le tutelino dagli attacchi“. A dirlo la portavoce italiana del Global Movement to GazaMaria Elena Delia. “È stata una notte difficile per le condizioni del mare mosso“.

Tajani: Flotilla, spero ancora in un ripensamento

Speriamo che le cose vadano nel verso giusto“, ma “c’e’ sempre tempo per ripensarci“. Il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, dal palco della festa di FI a Telese Terme, torna sull’insistenza della Flotilla ad arrivare a Gaza per sbarcare aiuti alla popolazione civile palestinese. “Io sono sempre pronto a parlare, anche con chi mi attacca“, ribadisce.

Mi auguro che dicano tutti le stesse cose, che diciamo tutti la stessa cosa. Qui si tratta non di fare operazioni politiche, ma di tutelare la sicurezza dei cittadini italiani“, ha detto Tajani in riferimento agli incontri che i portavoce avranno con i leader dell’opposizione.

Trump: Gaza, accordo ora possibile

Abbiamo una enorme opportunità di grandezza in Medio Oente. Tutti sono a bordo per qualcosa di speciale, per la prima volta in assoluto. lo realizzeremo!!!“. Lo scrive Donald Trump su Truth alla vigilia dell’incontro con Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca domani.

Giordania: piano Trump in linea con quanto concordato

Il re di Giordania Abdullah ha affermato domenica che molti dettagli del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza erano “in linea con quanto concordato“, ha riportato l’agenzia di stampa statale giordana. Non ha fornito ulteriori dettagli sul piano stesso o su cosa comportasse. Venerdì Trump ha affermato di essere vicino a stipulare un accordo per porre fine alla guerra a Gaza e riportare a casa gli ostaggi.

Padre Romanelli: Piano USA, popolazione stremata

Sarà il principio della fine? Speriamo di sì ma come tante volte ho detto la gente qui non ci crede, non nelle cose della guerra perché hanno sofferto e soffrono moltissimo, sono state date troppe false speranze“. Lo dice il parroco della chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, padre Gabriel Romanelli, commentando il piano di Donald Trump. “Veramente noi speriamo con tutta l’anima però la gente qui non è molto entusiasmata da queste notizie – fa sapere -, siamo nella guerra, tra i bombardamenti sempre più vicini, con il fumo della polvere nell’aria che non fa respirare e continua l’esodo massiccio verso Sud“.

Hamas: persi contatti con due ostaggi

L’ala militare di Hamas ha affermato di aver perso i contatti con due ostaggi a Gaza City, Matan Angrest e Omri Miran, a causa delle operazioni militari israeliane nei quartieri di Sabra e Tal al-Hawa a Gaza City. “La vita dei due prigionieri è in serio pericolo”, ha dichiarato la fazione palestinese su Telegram, chiedendo a Israele di ritirarsi immediatamente a sud dell’autostrada 8 e di interrompere gli attacchi aerei per 24 ore a partire dalle 18 di oggi, in modo da poter soccorrere i due rapiti. Lo riporta al Jazeera.

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