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Guido Crosetto Ministro della Difesa

Crosetto: “Attacchi alla Flotilla inaccettabili”. Nave italiana a difesa degli attivisti

giovedì, 25 Settembre 2025
2 minuti di lettura

Un’azione “condotta con sciami di droni” che ha colpito “una decina di imbarcazioni, forse di più”, senza fortunatamente causare feriti. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha descritto in Aula alla Camera gli attacchi contro la Global Sumud Flotilla, la missione di attivisti diretta verso Gaza. “Tra coloro che navigano sulla Flotilla ci sono anche attivisti italiani – ha precisato Crosetto –. È evidente dunque che quanto accaduto riguarda da vicino il nostro Paese e la sicurezza dei nostri connazionali in acque straniere”.
Il Ministro ha ribadito la ferma condanna del governo: “Azioni come queste sono totalmente inaccettabili. In democrazia qualunque manifestazione e forma di protesta deve essere tutelata, quando si svolge nel rispetto delle regole e del diritto internazionale, e non può essere soffocata con violenza”.

“Serve prudenza”

Per garantire la sicurezza dei cittadini italiani a bordo, Crosetto ha annunciato di aver autorizzato l’intervento di una fregata della Marina Militare, già in navigazione a nord di Creta. “Dopo aver sentito il presidente del Consiglio – ha spiegato – ho disposto che si muovesse immediatamente per prestare assistenza”. Il titolare della Difesa ha però lanciato un monito agli organizzatori della Flotilla: “Mi sono permesso di porre una domanda: è proprio necessario mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini italiani per far giungere gli aiuti a Gaza?”.
Il governo, ha sottolineato, “ha sostenuto e sostiene lo sforzo umanitario verso la Striscia. Siamo in grado di far arrivare in sicurezza tutti gli aiuti che la Flotilla trasporta. Ma non intendiamo muovere navi militari per porre guerra a un Paese amico”.

Il contesto internazionale

Crosetto ha proposto una via alternativa: far attraccare le imbarcazioni a Cipro, da dove gli aiuti potrebbero raggiungere Gaza attraverso canali garantiti dal governo italiano e dalla Cei. “L’obiettivo – ha ribadito – è far arrivare gli aiuti a chi ne ha bisogno e tutelare le persone a bordo della Flotilla”. Il Ministro ha voluto poi allargare lo sguardo al quadro di sicurezza internazionale, collegando gli episodi alla crescente instabilità: “Alla luce delle recenti violazioni dello spazio aereo della Nato da parte di droni russi, quanto avvenuto non può essere ignorato. Lo sconfinamento sul territorio polacco del 3 settembre scorso, con oltre 20 droni, è stato il più grave, pur avendo causato danni limitati. Anche quanto accaduto in Estonia merita attenzione: si tratta di provocazioni che richiedono una risposta ferma, razionale e coordinata”.
L’Italia, ha ricordato Crosetto, “è tra i principali contributori sul fianco Est della Nato, con oltre duemila militari e mezzi terrestri dispiegati. La nostra postura è ferma ma non provocatoria: vogliamo evitare escalation, ma dimostrare che Europa e Alleanza atlantica sono uniti”.

Clima di tensione

Il messaggio del Ministro è chiaro: il governo non intende abbandonare gli italiani presenti sulla Flotilla, ma chiede senso di responsabilità. “Il clima è preoccupante e, una volta usciti dalle acque internazionali, non siamo in grado – né noi né altri Paesi – di garantire la sicurezza. Ogni conseguenza deve essere messa in previsione”. Crosetto ha concluso assicurando che l’Italia continuerà a lavorare “perché non accada nessun incidente, ma la prudenza è indispensabile”.

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