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Onu accusa Mosca di crimini contro l’umanità. Trump: «Difenderemo Polonia e Paesi baltici»

Media: "Il Pentagono diminuirà l'assistenza ai Paesi baltici". Caccia tedeschi e svedesi tracciano aereo spia russo sul mar Baltico. Mosca: "Putin aperto a soluzione pacifica, l'Europa non aiuta"
martedì, 23 Settembre 2025
2 minuti di lettura

Ieri, alla vigilia dell’Assemblea generale, la sicurezza euro-atlantica è tornata in primo piano. Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti «aiuteranno a difendere la Polonia» in caso di ulteriore escalation russa, estendendo di fatto il messaggio ai Paesi baltici. In parallelo, fonti di stampa statunitensi sostengono che il Pentagono starebbe valutando un ridimensionamento di alcune linee di assistenza ai Baltici: un segnale ambiguo che alimenta interrogativi sulle priorità di Washington e sui tempi delle forniture. Sul Baltico la tensione resta alta.

Ieri due Gripen svedesi e due Eurofighter tedeschi sono decollati per intercettare e tracciare un IL-20 russo in volo nello spazio aereo internazionale senza piano di rotta né contatto radio. L’episodio segue l’incursione di tre jet russi nello spazio aereo estone di venerdì (12 minuti), avvenuta a pochi giorni dall’abbattimento di droni russi sopra la Polonia. Tallinn ha invocato l’articolo 4 del Trattato: per oggi è attesa a Bruxelles la riunione del Consiglio Nord-Atlantico a livello di ambasciatori. Da Mosca il portavoce Dmitri Peskov respinge le accuse di sconfinamento come «infondate» e accusa l’Occidente di cercare l’escalation.

Sul fronte ucraino la guerra continua a colpire civili. A Zaporizhzhia un bombardamento russo ha ucciso almeno due persone e ne ha ferite due; nuove esplosioni hanno interessato infrastrutture e impianti. Altri attacchi nella notte hanno provocato feriti a Kiev e nella regione di Sumy. Dal lato russo, le autorità denunciano raid ucraini: in Crimea tre morti e 16 feriti nei pressi di Foros; nella regione di Belgorod tre morti e dieci feriti. Il ministero della Difesa di Mosca sostiene inoltre di aver abbattuto nella notte 114 droni ucraini in diverse regioni, mentre l’Aeronautica di Kiev rivendica l’intercettazione di oltre 130 droni russi e riferisce di attacchi con bombe teleguidate su Zaporizhzhia.

Kyiv segnala anche un’azione “senza precedenti” contro due aerei anfibi Be-12 in Crimea e il danneggiamento di un elicottero Mi-8. In questo quadro l’Ucraina rinnova la richiesta di armi: Volodymyr Zelensky anticipa nuovi finanziamenti in ottobre per la PURL, il meccanismo Nato di consegne rapide tramite contributi volontari. Sul terreno, però, i numeri restano contestati: un esperto militare filorusso, citando il ministero della Difesa di Mosca, parla di 4.450 perdite ucraine in una settimana nel settore della LPR; dati non verificabili in modo indipendente.

Onu accusa Mosca

Sul piano politico-diplomatico, la Commissione internazionale d’inchiesta dell’Onu ha accusato la Russia di crimini contro l’umanità per deportazioni e attacchi coordinati volti a forzare trasferimenti di popolazione nei territori occupati. Il Cremlino, per parte sua, ribadisce di essere «aperto a una soluzione pacifica», ma punta il dito contro un’Europa «che non aiuta». Intanto Mosca annuncia di aver arruolato 160 mila coscritti nella leva primaverile, precisando che non saranno inviati in Ucraina e che un terzo sarà destinato a unità di addestramento e ricerca militare.

Tensioni a Budapest

Il quadro interno europeo registra anche crepe politiche. A Budapest oltre 50 mila persone hanno manifestato in Piazza degli Eroi contro le costose campagne di comunicazione del governo Orbán, accusate di disinformazione e di alimentare l’odio politico. Gli organizzatori chiedono un referendum per vietare la propaganda statale «ingannevole o istigatrice d’odio», mentre l’esecutivo prepara una nuova “consultazione nazionale” sulla tassazione.

Economia russa resiste

Sul versante economico, un’analisi dell’Economist riconosce la resilienza dell’economia russa nonostante il regime sanzionatorio più severo mai applicato a un Paese nella storia recente: crescita sostenuta negli ultimi due anni, salari in aumento e bassa disoccupazione hanno finora attutito l’impatto. Ma l’effetto potrebbe non essere duraturo: l’inasprimento dei tassi per contenere l’inflazione e la necessità di frenare la spesa pubblica rischiano di erodere il consenso e, forse, di spingere Mosca a maggior pragmatismo negoziale — non nell’immediato, avverte il settimanale.

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