È iniziato in Florida il processo con giuria a Ryan Routh, l’uomo accusato di aver tentato di assassinare il presidente Donald Trump durante una partita di golf nel settembre 2024. Il procedimento, seguito con attenzione dai media internazionali, si svolge presso il tribunale federale di Fort Pierce sotto la supervisione della giudice Aileen Cannon. Routh, 59 anni, si è dichiarato non colpevole e ha scelto di difendersi autonomamente, con l’assistenza di legali nominati dal tribunale. L’accusa lo ritiene responsabile di aver pianificato per settimane l’attentato, puntando un fucile semiautomatico contro Trump mentre quest’ultimo giocava nel suo country club di West Palm Beach. Un agente del Secret Service ha individuato Routh prima che potesse aprire il fuoco, sventando il piano. Il processo è iniziato con la selezione della giuria: dodici giurati titolari e quattro supplenti sono stati scelti tra oltre 120 candidati, molti dei quali hanno chiesto di essere esonerati per la durata prevista del dibattimento. Routh, durante la selezione, ha pronunciato frasi eccentriche e ha tentato di porre domande ritenute irrilevanti dalla giudice, come opinioni su Gaza o l’acquisto della Groenlandia. L’accusa dispone di prove fotografiche che mostrano Routh con un’arma compatibile con quella rinvenuta nel campo da golf. Oltre al tentato omicidio, Routh è imputato per aggressione a un agente federale, violazioni sulle armi da fuoco e accuse statali per terrorismo. Il processo, che potrebbe durare fino a quattro settimane, si preannuncia teso e mediaticamente esplosivo. La difesa ha già tentato di citare in giudizio Trump in persona, ma la richiesta è stata respinta. Per la giustizia americana, si tratta di un caso senza precedenti: un attentato diretto contro un presidente in carica, sventato a pochi metri dalla vittima designata. Ora, spetta alla giuria stabilire se Ryan Routh sia colpevole o meno.
Florida, al via il processo a Ryan Routh: giuria chiamata a decidere sul tentato omicidio di Trump
