0
Donald Tusk, Primo Ministro Polonia

Droni su Varsavia, la Polonia limita il traffico aereo e invoca la Nato: allerta in Europa

Mosca: "Non c'entriamo, pronti a consultarci". Cina: "Risolvere con il dialogo". Mattarella: rischio conflitto, come nel 1914
venerdì, 12 Settembre 2025
3 minuti di lettura

Notte e giornata ad altissima tensione sul fianco orientale dell’Alleanza da quando uno sciame di droni ha violato ripetutamente lo spazio aereo polacco: Varsavia parla di 19 intrusioni, definendole un’azione “deliberata” e “senza precedenti” dall’inizio della guerra.

Il premier Donald Tusk ha chiesto l’attivazione dell’articolo 4 della Nato, avviando consultazioni urgenti con i partner. In parallelo la Polonia ha limitato il traffico aereo, fermato per ore l’aeroporto di Varsavia e chiuso porzioni di confine con la Bielorussia in coincidenza con l’avvio delle esercitazioni Zapad-2025.

La macchina alleata si è mossa rapidamente: F-35 olandesi in volo, un Awacs italiano in sorveglianza, Patriot tedeschi in massima allerta a copertura dei F-16 polacchi. «Difenderemo ogni centimetro del territorio Nato», ha ribadito il segretario generale Mark Rutte dopo i contatti con Macron, Starmer e Meloni. Anche Kaja Kallas, a nome dei Ventisette, ha parlato di «violazione intenzionale» e di «grave escalation» annunciando un ulteriore inasprimento delle sanzioni.

Mosca respinge ogni responsabilità: «Ci si attribuiscono provocazioni ogni giorno», afferma il Cremlino. Il ministero della Difesa sostiene che i droni impiegati non avrebbero autonomia sufficiente per raggiungere la Polonia dal territorio russo, lasciando intendere una partenza dall’Ucraina. Dmitry Peskov precisa che per ora non c’è data per una nuova telefonata Trump-Putin e definisce le manovre Zapad «pianificate e non rivolte contro nessuno».

Sul terreno, intanto, il ministero dell’Interno polacco — con l’impiego di 12 mila agenti — ha rinvenuto rottami di 15 droni soprattutto nel voivodato di Lublino. Danni limitati a un’abitazione e a un’auto; nessuna vittima. È la prima volta che un Paese Nato abbatte velivoli sospetti nel contesto della guerra russa contro l’Ucraina, motivo per cui Varsavia ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Per Karol Nawrocki, presidente polacco, l’operazione mirava a «testare la prontezza di Polonia e Alleanza». Intanto dalla diocesi di Lublino, don Adam Jaszcz osserva che «la gente mantiene la calma», ma avverte che la guerra «è vicina non solo a Lublino e Varsavia, ma anche a Roma e Parigi». Un monito che risuona con l’appello alla prudenza dell’ambasciatore Giorgio Starace: evitare «incidenti stupidi», riaprire i canali di comunicazione Nato-Russia e coniugare «coesione, determinazione e cautela».

A fare da cornice, il richiamo di Pechino al dialogo e le parole del presidente Sergio Mattarella sul «rischio di un conflitto come nel 1914» se l’escalation non verrà fermata. È l’immagine di un’Europa in allarme, che ieri ha toccato con mano quanto il fronte ucraino possa travasarsi, in poche ore, nel cuore dello spazio euro-atlantico.

Sistema integrato europeo

Da Kiev, Volodymyr Zelensky parla di gesto «non casuale» e rilancia la proposta di un sistema integrato di difesa aerea europeo. Più prudente — e contestata da Kiev — la lettura del ministro degli Esteri slovacco Juraj Blanár, secondo cui i droni non erano diretti a colpire la Polonia: «Non assolviamo Mosca», replica il portavoce ucraino Heorhiy Tykhyi.

Sulla stessa linea della fermezza Berlino: per il cancelliere Friedrich Merz non si è trattato di errori di traiettoria ma di «azione sconsiderata» che «mette in pericolo vite in uno Stato membro Ue e Nato». L’episodio spinge anche i Paesi baltici a irrigidire le misure: la Lettonia chiude lo spazio aereo lungo il confine con Russia e Bielorussia “almeno fino al 18 settembre”, in parallelo all’esercitazione nazionale Namejs 2025. Francia e Regno Unito si dicono pronti a schierare Rafale ed Eurofighter in Polonia; Praga valuta l’invio di elicotteri Mi-17 e un centinaio di militari.

Trump: “Here we go!”

Sul versante transatlantico, messaggi doppi. Washington, tramite l’ambasciatore presso la Nato Matthew Whitaker, garantisce la difesa “di ogni centimetro” dell’Alleanza. Il presidente Donald Trump, però, affida a Truth un commento enigmatico: «Perché la Russia viola lo spazio aereo polacco con i droni? Si parte!» (“here we go!”). Un’ambiguità che contrasta con la linea di coesione dei partner europei.

Ue, tranche da 1 mld a Kiev

Fuori dall’arena militare, pesano i dossier economici e politici. Bruxelles eroga un’ulteriore tranche da 1 miliardo all’Ucraina nell’ambito dell’assistenza macrofinanziaria, confermando un sostegno complessivo di oltre 170 miliardi dall’inizio dell’invasione e anticipando ulteriori fondi per coprire le esigenze militari autunnali, anche grazie ai proventi dei beni russi immobilizzati. Intanto Kaja Kallas prefigura «almeno altri due anni di conflitto» se non cambieranno le leadership.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Zelensky visita le truppe speciali: Ucraina può raggiungere gli obiettivi

L’Ucraina può raggiungere i suoi obiettivi nel conflitto con la…

Missili balistici su Kiev, danni a sei ambasciate. Tajani: lavoriamo a conferenza di pace con Mosca

Nel quartiere Holosiivskyi, nel centro di Kiev, i servizi pubblici…