Mentre ieri la Casa Bianca ospitava uno dei momenti più attesi della diplomazia internazionale dall’inizio della guerra in Ucraina, ricevendo sette leader europei – tra cui Giorgia Meloni, Emmanuel Macron e Keir Starmer – per gettare le basi di un accordo di pace con Mosca, la Russia ha intensificato i bombardamenti sull’Ucraina, colpendo diverse città e seminando morte tra i civili. Zelensky, in un messaggio diffuso sui social, ha definito gli attacchi “assolutamente cinici”, sottolineando come Mosca cerchi di sabotare i tentativi di pace.
“In questo momento – ha detto – i russi colpiscono Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy e Odessa. È un omicidio consapevole di persone, anche di bambini. Proprio per questo servono garanzie di sicurezza affidabili e la Russia non deve ricevere alcun compenso per questa guerra”. Secondo le autorità ucraine, i raid russi hanno provocato almeno dieci morti.
A Kharkiv, un attacco con droni ha colpito un quartiere residenziale causando la morte di sette persone, tra cui una bambina di un anno e mezzo e suo fratello sedicenne. Altri 23 civili sono rimasti feriti.
A Zaporizhzhia, tre persone sono state uccise da missili balistici e oltre venti sono rimaste ferite. Le immagini diffuse dai soccorritori mostrano edifici distrutti e famiglie spezzate poche ore prima che Zelensky varcasse la soglia dello Studio Ovale.
Colpito un deposito energetico azero
Un ulteriore attacco ha preso di mira un impianto energetico nella regione di Odessa appartenente alla SOCAR, la compagnia petrolifera statale dell’Azerbaigian. Diciassette serbatoi di carburante sono stati danneggiati e un incendio ha devastato la struttura.
Kiev ha denunciato che si tratta del secondo attacco in poche settimane a quella stessa infrastruttura. Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha chiesto a Baku di reagire con fermezza, accusando Mosca di colpire deliberatamente anche interessi energetici stranieri.
Un generale russo ferito gravemente
La guerra continua a mietere vittime anche tra i ranghi militari. Il generale Esedulla Abachev, vicecomandante del gruppo di forze russe del Nord, è stato gravemente ferito in un attacco ucraino nella regione di Kursk.
Secondo fonti di Kiev avrebbe perso un braccio e una gamba. Figura di spicco dell’esercito russo, Abachev era considerato un eroe nazionale in Daghestan. Almeno una dozzina di generali russi sono già caduti dall’inizio dell’invasione nel 2022.
Nuovi aiuti economici a Kiev
Sul fronte finanziario, il governo ucraino ha annunciato l’impegno dei partner occidentali a fornire 37,4 miliardi di dollari di aiuti per il biennio 2026-2027. La premier Yulia Svyrydenko ha confermato l’arrivo a breve di una missione del Fondo monetario internazionale, aprendo la strada a un nuovo programma di sostegno.
Mosca replica: “Un mostro immorale”
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha risposto con toni durissimi alle accuse di Kiev, definendo la leadership ucraina “un mostro immorale e sanguinario che non si fermerà mai”. Parole che confermano la distanza tra i due fronti, mentre sul terreno continuano a infuriare gli scontri.
Le parole di Trump e i nodi della pace
Trump, da parte sua, ha insistito sul fatto che “alcune cose non cambiano mai”, ribadendo che la Crimea resterà russa e che l’Ucraina non entrerà nella NATO. Ha però sottolineato che Zelensky “può porre fine alla guerra quasi immediatamente, se lo desidera”. Una linea che suscita timori a Kiev e in Europa, dove Emmanuel Macron ha definito “inaccettabili” le richieste russe sul Donbas.