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Samir Halilah proposto come governatore di Gaza. Meloni a bin-Salman: “Subito cessate fuoco”

Hamas attesa al Cairo. Sdegno per giornalisti palestinesi uccisi. WFP: 300 mila bambini a rischio malnutrizione grave. Stasera a Tel Aviv protesta degli ex piloti e riservisti Idf. Ex europarlamentari a UE: stop accordi associazione con Israele
mercoledì, 13 Agosto 2025
2 minuti di lettura

Mentre le trattative per una cessazione delle ostilità a Gaza continuano a stagnare, cresce la tensione internazionale e interna sulla gestione del conflitto. Un elemento nuovo, riportato dai media israeliani, è la proposta di Samir Halilah come governatore della Striscia di Gaza, una nomina che potrebbe segnare l’inizio di un processo di transizione dopo più di 15 anni di controllo di Hamas sulla regione.

Halilah, imprenditore palestinese con una carriera politica di rilievo, ha confermato di aver ricevuto il via libera di Hamas, sebbene la sua nomina resti incerta e dipenda dalla fine del conflitto. La proposta, che mira a portare Gaza sotto il controllo della Lega Araba, ha incontrato l’appoggio di Egitto, Qatar e Arabia Saudita, ma le difficoltà rimangono alte, con Israele che continua a spingere per una resa totale di Hamas.

Nel frattempo, una delegazione di Hamas è attesa al Cairo per discutere una nuova proposta di cessate il fuoco. Sebbene le speranze siano limitate, mediatori egiziani, qatarioti e turchi stanno lavorando su una possibile tregua di 60 giorni, seguita da negoziati per un accordo permanente. La proposta includerebbe il rilascio degli ostaggi israeliani e il congelamento delle attività militari di Hamas.

Tuttavia, le condizioni sul campo non sono favorevoli e i colloqui si svolgono in un clima di sfiducia reciproca, con Hamas che insiste sul ritiro delle forze israeliane e il fine del blocco a Gaza.

OMS: 300.000 bambini malnutriti

Gaza

Le difficoltà umanitarie a Gaza sono sempre più gravi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la situazione è catastrofica, con circa 300.000 bambini a rischio di malnutrizione grave. La fame è ormai una piaga che ha provocato la morte di 227 persone, tra cui 103 bambini.

Il WFP ha lanciato un appello urgente per fermare la carestia, mentre l’OMS ha sollecitato Israele a facilitare l’ingresso degli aiuti, denunciano procedure troppo lente e ingombranti. Solo il 52% dei farmaci è disponibile e metà degli ospedali di Gaza sono fuori servizio o parzialmente operativi.

Strage di giornalisti

L’Unione Europea, intanto, ha condannato l’uccisione di cinque giornalisti di Al Jazeera in un attacco israeliano, sottolineando i rischi per i giornalisti sul campo. L’ONU ha chiesto un’indagine indipendente su questi omicidi. L’UE, inoltre, ha chiesto la sospensione dell’accordo di associazione con Israele, sollevando preoccupazioni per la violazione dei diritti umani e il rischio di “complicità in crimini di guerra“.

Diplomazia e Tensioni interne

Antony Blinken, ex Segretario di Stato USA
Antony Blinken, ex Segretario di Stato USA

Dal lato politico, la pressione su Israele aumenta. Giorgia Meloni ha chiesto al principe ereditario saudita Mohamed bin Salman una cessazione immediata del fuoco, denunciando l’escalation israeliana. Nello stesso contesto, l’ex segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha dichiarato che il riconoscimento dello Stato di Palestina è lontano dalla realtà, enfatizzando la necessità di fermare la fame a Gaza prima di qualsiasi altra mossa politica.

Mentre la diplomazia si muove a rilento, in Israele cresce il dissenso interno. Centinaia di ex piloti e riservisti delle IDF hanno manifestato a Tel Aviv chiedendo la fine immediata della guerra e il ritorno degli ostaggi. Le loro richieste si uniscono a quelle dell’opposizione israeliana, che invoca uno sciopero generale per sensibilizzare sulla tragedia degli ostaggi e sulle politiche del governo.

Libano: Israeliani a sud

Intanto, in Libano, i caschi blu dell’ONU hanno segnalato sconfinamenti aerei israeliani nella zona cuscinetto, rivelando una crescente tensione anche al di fuori della Striscia di Gaza. La missione UNIFIL ha scoperto depositi di armi nel sud del Libano, suggerendo che la guerra potrebbe estendersi ulteriormente.

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