Un quadro macroeconomico che richiede una lotta serrata alla burocrazia perché non bastano più le semplificazioni. È il senso dell’appello della Confederazione nazionale degli artigiani al Governo. “Apprezziamo la decisione del governo di mettere al centro del proprio impegno anche le semplificazioni”, evidenzia la Confederazione, “da tempo sono ai primi posti della nostra agenda. Annualmente, il rapporto Cna contro la burocrazia propone una serie di suggerimenti che, a costo zero e senza ricadute di nessun genere, faciliterebbe la vita agli imprenditori, e in particolare ad artigiani, micro e piccole imprese”.
Necessarie le semplificazioni
La Cna rivendica l’impegno a rendere più rapide le procedure riepilogando le proposte fatte all’Esecutivo. “Alcune delle nostre proposte”, puntualizza la Confederazione, “stando al testo all’esame dell’esecutivo, sono anche all’attenzione del Consiglio dei ministri, come la semplificazione della notifica di comunicazione delle violazioni dei dati da parte delle microimprese al garante della privacy; la facilitazione dell’accesso all’esame della professione di autotrasportatore; la semplificazione della disciplina del responsabile temporaneo per acconciatori ed estetiste; l’esclusione dalla qualifica di industria insalubre per le attività in possesso dell’autorizzazione unica ambientale; la semplificazione del regime autorizzativo delle insegne d’esercizio”.
Serve rapidità, DDL rischio di allungare i tempi
Per la Cna il rischio è quello dei tempi lunghi che manterrebbero inalterati i ritardi che tanto penalizzano le piccole imprese.
“Purtroppo”, osserva con una punta di insoddisfazione la Confederazione, “però, è stato preferito lo strumento del Disegno di legge che non garantisce la necessaria rapidità al provvedimento, considerate le difficoltà del quadro macroeconomico”.
Integrare le proposte e decidere in tempi brevi, questa infine la sollecitazione della Cna. “Chiediamo pertanto al Parlamento”, conclude la Confederazione degli artigiani, “di procedere con celerità alla sua approvazione, possibilmente integrandolo con le altre nostre proposte inserite nel più recente Rapporto burocrazia, evitando di lasciarlo giacere come i due precedenti Disegni di legge sul medesimo argomento”.