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Tensione tra USA e Russia: Trump schiera sottomarini nucleari, Putin missili supersonici in Bielorussia

La decisione del Presidente Usa dopo che Medvedev ha "detto cose molto brutte” sul nucleare. 100 droni ucraini sulla Russia, colpita anche la Crimea
domenica, 3 Agosto 2025
2 minuti di lettura

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato ieri il dispiegamento di due sottomarini nucleari “nelle regioni appropriate”, più vicini al territorio russo. La decisione è stata presa in risposta a dichiarazioni considerate “altamente provocatorie” da parte dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev, oggi vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa.

“Quando si parla di nucleare, bisogna fare attenzione”, ha dichiarato Trump, sottolineando che “le parole possono portare a conseguenze indesiderate”. Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che i missili balistici a raggio intermedio Oreshnik, già operativi e capaci di trasportare testate convenzionali o nucleari, saranno schierati in Bielorussia entro la fine del 2025.

I siti di lancio sono stati selezionati e i lavori preparatori sono in corso. La prima serie è stata già prodotta. Il missile, testato per la prima volta contro l’Ucraina lo scorso novembre, ha una gittata che consente di colpire qualsiasi punto in Europa. Nell’intervista concessa a Newsmax, Trump ha definito Putin “un tipo tosto”, dichiarandosi però sorpreso dall’escalation della guerra: “Abbiamo parlato bene più volte, pensavo fosse tutto risolto, poi ho visto le bombe cadere su Kiev”.

Il presidente americano ha fissato un ultimatum: se entro l’8 agosto non si raggiungerà un accordo di pace, scatteranno nuove sanzioni contro Mosca. “Proteggeremo la nostra gente”, ha ribadito Trump prima della partenza per il New Jersey. Nonostante le tensioni militari e verbali, Washington lascia aperto uno spiraglio diplomatico.

L’inviato speciale americano Steve Witkoff, attualmente impegnato in Medio Oriente, sarà a breve inviato anche in Russia. La sua missione, come confermato da Trump, sarà volta a trovare una soluzione diplomatica al conflitto. “Spero che le parole non si trasformino in conseguenze irreversibili”, ha concluso il presidente statunitense.

Zelensky: “Pronti a incontrare Putin se la Russia è sincera”

Da parte ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha rinnovato la disponibilità a un incontro diretto con Putin, purché si tratti di un reale tentativo di porre fine alla guerra e non di una manovra dilatoria. “Serve la disponibilità russa per avviare veri negoziati tra leader. Gli Stati Uniti lo hanno proposto, l’Ucraina è pronta”, ha dichiarato Zelensky.

Tuttavia in una dichiarazione rilasciata due giorni fa, Putin ha ribadito che Mosca è favorevole a una “pace duratura”, ma ha aggiunto che “gli obiettivi strategici non sono cambiati”. Ha accusato l’Ucraina di falsificare le informazioni sul campo e ha ribadito la legittimità del governo russo, negando qualsiasi necessità di “cambio di regime” come suggerito da Zelensky. Inoltre, ha definito l’Europa “politicamente non sovrana”, profetizzando una futura perdita anche della sovranità economica.

India e petrolio russo

Sempre ieri, Trump ha affermato di aver “sentito che l’India smetterà di acquistare petrolio dalla Russia”, dopo aver annunciato nei giorni scorsi dazi del 25% sulle importazioni da Nuova Delhi. Tuttavia, fonti governative indiane e russe hanno smentito: “Non ci sono istruzioni per ridurre o cessare gli acquisti di greggio russo”. L’India, terzo consumatore mondiale di petrolio, continua a comprare da oltre 30 paesi, inclusa la Russia.

100 droni ucraini colpiscono la Russia, esplosioni in Crimea

Nella notte tra l’1 e il 2 agosto, l’Ucraina ha lanciato un massiccio attacco con oltre 100 droni contro la Russia. Secondo fonti russe, 18 di questi sarebbero stati abbattuti sopra diverse regioni e sul Mar d’Azov. A Novokuybyshevsk, nella regione di Samara, è scoppiato un vasto incendio in una raffineria petrolifera colpita dai droni, come confermato dal governatore locale.

Intanto, in Crimea si sono udite esplosioni in varie città, tra cui Feodosia e Kerch. Il traffico sul Ponte di Crimea è stato temporaneamente sospeso. Secondo lo Stato maggiore ucraino, ieri si sono registrati 130 combattimenti lungo il fronte, con scontri particolarmente intensi nella zona di Pokrovsk.

A Kherson, un attacco russo ha provocato un morto e nove feriti, mentre a Kharkiv un drone ha ferito dieci civili, tra cui tre bambini e un neonato. Anche nella regione di Dnipropetrovsk tre persone sono rimaste ferite in un attacco simile. L’esercito russo rivendica invece progressi su più settori della linea del fronte e accusa Kiev di “gonfiare” i numeri dei bambini deportati in Russia.

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