giovedì, 3 Luglio, 2025
Attualità

Allarme truffe telefoniche nel settore energetico: il 97 % delle chiamate è ingannevole

Un vero e proprio tsunami di telefonate ingannevoli investe ogni giorno i cittadini italiani: secondo l’indagine presentata da Arte – Associazione reseller e trader dell’energia durante una conferenza stampa alla Camera dei Deputati, ben il 97 % delle chiamate ricevute da presunti operatori del mondo dell’energia è da considerarsi truffaldino. L’indagine si basa sui dati raccolti attraverso il Portale Antitruffa, lo strumento online lanciato da Arte in collaborazione con le principali associazioni di consumatori e call center – Consumerismo, Assium, Assocontact, O.I.C. (Osservatorio Imprese e Consumatori) e AssoCall – per consentire agli utenti di denunciare immediatamente chiamate sospette o ingannevoli nel mercato dell’energia. In meno di un anno, gli utenti hanno inviato oltre 10.000 segnalazioni, disegnando uno scenario allarmante che coinvolge pratiche illecite e vere e proprie frodi telefoniche.
Dall’analisi dei report emerge che solo il 3,5 % delle comunicazioni in entrata risulta riconducibile con buona probabilità a offerte autentiche da parte di fornitori effettivamente operanti sul mercato, impegnati in promozioni reali o nel riattivare clienti inattivi. Tutte le altre telefonate nascondono intenzioni fraudolente: il 47,9 % si presenta fingendosi l’attuale fornitore del cliente; il 15,7 % dichiara falsamente di appartenere ad altre aziende del mercato libero; la restante parte imita distributori locali, l’Autorità per l’Energia o addirittura enti nazionali inesistenti o fasulle associazioni a tutela del consumatore.

Un sistema fraudolento

Queste cifre – ha dichiarato il presidente di Arte durante la conferenza – rappresentano soltanto la punta dell’iceberg. La stragrande maggioranza delle vittime, infatti, non denuncia per sfiducia, disorientamento o semplice rassegnazione”. Dietro il fenomeno si cela, secondo l’Associazione, un sistema fraudolento ben organizzato, che travalica la scorrettezza commerciale per configurare vere e proprie fattispecie di reato penale. Le violazioni più diffuse individuate nei report sono tre: trattamento illecito di dati personali, con informazioni sensibili raccolte e rivendute senza consenso; truffe contrattuali, dove operatori presentano offerte in modo deliberatamente impreciso o mendace; sostituzione di persona, nei casi più gravi, con i truffatori che si spacciano per fornitori reali, autorità o enti pubblici, depistando completamente il malcapitato.
Durante la conferenza, Arte ha sollecitato un rafforzamento della normativa e controlli più stringenti sui call center incaricati delle campagne telefoniche, oltre a campagne di informazione volte a responsabilizzare i cittadini sul riconoscimento delle chiamate fraudolente. Le associazioni di consumatori partner hanno ribadito l’importanza di segnalare ogni tentativo di truffa attraverso il Portale Antitruffa – accessibile gratuitamente – e di diffidare sempre di chi chiede dati sensibili o pressa per una decisione immediata.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Saldi estivi al via il 5 luglio: 3,3 miliardi in palio e 203 euro di spesa media per famiglia

Stefano Ghionni

Mattarella: “Serve uno sforzo corale per costruire il futuro”

Maurizio Piccinino

Lutto nel mondo del calcio: muoiono Diogo Jota (stella del Portogallo e del Liverpool) e il fratello André Silva in un incidente stradale

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.