Recuperare lavoratori, preparare nuovi imprenditori e tutelare le aziende esistenti. Un impegno che la Confederazione nazionale degli artigiani vuole assumersi con il sostegno delle famiglie e della politica. A spiegare le ragioni di questo progetto è il presidente nazionale della Cna Dario Costantini. “Abbiamo perso 2 milioni di giovani negli ultimi 10 anni a causa dell’inverno demografico e abbiamo bisogno del contributo delle famiglie e della politica per tornare ad essere attrattivi nei confronti dei nostri ragazzi”.
Il rinnovo delle cariche
Un invito che Costantino indirizza anche verso il Parlamento. “I posti di lavoro li creano le imprese e non i governi e tantomeno i decreti. Ogni tanto è necessario ricordare questa semplice verità”, osserva Costantini, nel suo intervento all’assemblea di Cna Genova che segna l’avvio del tour congressuale che culminerà a dicembre con l’assemblea elettiva nazionale. “Nei prossimi mesi il sistema Cna rinnoverà molti dirigenti”, evidenzia Costantini, “una dimostrazione di democrazia per una grande associazione che conta 620mila associati”.
Le critiche e le proposte
Il presidente nazionale ha ringraziato il presidente uscente di Cna Genova Paola Noli per il “notevole contributo e impegno messo a disposizione dell’associazione” ed ha rivolto i migliori auguri al nuovo presidente Matteo Moretti.
Nelle conclusioni dell’assemblea pubblica, Costantini ha toccato i temi di maggiore attualità dalla prospettiva delle piccole imprese. “Siamo una grande associazione, una forza sociale che talvolta può risultare spigolosa, persino antipatica, ma abbiamo conquistato il riconoscimento di essere credibili da parte della politica. Le nostre critiche sono sempre accompagnate da proposte concrete e realizzabili nell’interesse delle imprese e del paese. E quando la politica prende decisioni positive per il paese e le piccole imprese lo riconosciamo”.
Servono giovani preparati
Il leader della Confederazione degli artigiani si è soffermato sulle priorità che si chiamano carenza di personale e internazionalizzazione. “Siamo impegnati a dare risposte alle imprese. Abbiamo firmato le convenzioni con la comunità di San Patrignano e con quella di Sant’Egidio”, ha ricordato, “e entro fine anno sono fiducioso di aprire la nostra prima scuola di formazione in Egitto nell’ambito dei corridoi professionali. Ma non sono risposte sufficienti. Abbiamo perso 2 milioni di giovani negli ultimi 10 anni a causa dell’inverno demografico”.
Export, l’impegno delle imprese
Sull’internazionalizzazione, Cna è in prima linea. “Siamo impegnanti ed aprire nuovi mercati per le piccole imprese”, ha detto, “abbiamo avviato relazioni importanti con l’Arabia Saudita, l’India, la Colombia e l’Egitto”. Ma occorrono anche strumenti e politiche a misura di piccola impresa. “Sono circa 100mila le piccole imprese che esportano”, ha rilevato Costantini, “ma ci sono altre 90mila imprese che hanno le caratteristiche di prodotto per essere protagoniste sui mercati esteri”.
Il coraggio dei genovesi
“Essere oggi presidente di CNA Genova è per me un onore straordinario”, ha esordito, non appena eletto, Matteo Moretti, “Cna è stata per anni casa e radice per molte imprese, come la mia. Questo è un momento storico per il nostro territorio, caratterizzato da grandi trasformazioni economiche e sociali: voglio essere un presidente che ascolta, che unisce e che dà voce al coraggio degli artigiani e degli imprenditori genovesi”.