martedì, 29 Aprile, 2025
Attualità

Oltre 1,2 milioni sono le notti prenotate in montagna fuori stagione nel 2024

Le montagne italiane non sono più una meta riservata solo alle settimane bianche o alle vacanze estive. I dati interni di Airbnb evidenziano un cambiamento strutturale nelle abitudini di viaggio degli italiani, con una crescita costante, per il terzo anno consecutivo, delle prenotazioni fuori stagione in tutte le principali destinazioni montane del Paese. Nel 2024, le località d’alta quota del Veneto hanno registrato un incremento del 17% dei pernottamenti rispetto all’anno precedente, mentre il Trentino-Alto Adige, prima regione per volume assoluto, ha superato le 650.000 notti prenotate tramite la piattaforma. Anche le zone montane della Lombardia seguono questa tendenza (+11%), seguite da Piemonte e Valle d’Aosta. Secondo i dati interni della piattaforma, il turismo in montagna si sta destagionalizzando, generando nuove opportunità di reddito ai proprietari di seconde case e benefici economici per le comunità locali anche nei mesi di media e bassa stagione. Un dato significativo riguarda la tariffa media giornaliera degli alloggi presenti su Airbnb in queste zone: nel 2024, le località montane del Veneto hanno raggiunto un valore superiore ai 205 euro, in crescita rispetto al 2023, seguite da Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, entrambe con una media oltre i 168 euro.
Mettere in affitto una casa in montagna anche nei periodi meno affollati si conferma una scelta vincente: nel 2024, le destinazioni montane italiane hanno superato complessivamente 1,2 milioni di notti prenotate fuori stagione su Airbnb, con un incremento del 20% rispetto al 2022.

Turismo sostenibile

Questi dati evidenziano come prendere in affitto una casa in montagna in primavera o autunno sia più apprezzato da chi cerca esperienze autentiche e rilassanti, favorendo al contempo un turismo più sostenibile e distribuito lungo tutto l’anno. Gli host di Airbnb attivi nelle aree montane confermano come l’ospitalità diffusa sia ormai una risorsa strategica, anche lontano dai picchi stagionali.
“Negli ultimi anni, la stagione turistica si è progressivamente estesa grazie a una maggiore domanda anche nei periodi tradizionalmente di bassa stagione. Eventi sportivi e attività outdoor in primavera e autunno stanno attirando nuovi visitatori, e l’ospitalità diffusa si conferma elemento chiave di questo cambiamento. Offrire un posto letto significa sostenere l’intero ecosistema locale, mantenendo vivo il territorio tutto l’anno e contribuendo a un’accoglienza più inclusiva e duratura” – afferma Luca de Zanna, Host su Airbnb e Community Lead di Mountain Host Club.

Il profilo del viaggiatore

Anche il profilo del viaggiatore sta cambiando: la montagna fuori stagione attrae sempre più viaggiatori singoli o piccoli nuclei familiari. In Trentino-Alto Adige, ad esempio, nel 2024 il numero di notti prenotate da queste categorie è aumentato di oltre il 17%, rispetto all’anno precedente, a conferma della tendenza alla destagionalizzazione. Lo scorso anno, le località montane italiane hanno attratto sia viaggiatori internazionali che italiani. Tra i paesi esteri di provenienza spiccano Germania, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi e Svizzera, seguiti da Belgio, Polonia, Spagna e Australia. Dal mercato domestico, le principali aree di origine sono le grandi città (Milano e Roma) e le regioni del Nord e Centro Italia, tra cui Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Per chi possiede una seconda casa, ma vive troppo lontano per occuparsi dell’ospitalità quotidiana, Airbnb ha introdotto la Rete di Co-Host: una soluzione semplice e pratica per trovare i migliori co-host locali, in grado di offrire un supporto personalizzato agli host in ogni fase, dalla creazione dell’annuncio alla gestione delle prenotazioni e alla comunicazione con gli ospiti.

Le opportunità

“Gli host devono prepararsi a cogliere le opportunità offerte dal nuovo turismo montano destagionalizzato, in vista delle Olimpiadi Milano Cortina 2026, che rappresentano una straordinaria opportunità economica per tutte le località coinvolte, anche quelle meno note. La domanda sta già crescendo in aree finora poco esplorate dal turismo internazionale. Per affrontare al meglio questa fase, sarà fondamentale adottare strategie di prezzo efficaci, offrire dotazioni adatte a chi viaggia per sport e vacanza e fornire informazioni logistiche chiare. Le Olimpiadi attiveranno un circolo virtuoso di visibilità e sviluppo destinato a durare nel tempo” – commenta Emanuela Seppi, Co-Host Airbnb.

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