L’atmosfera natalizia in Italia è accompagnata quest’anno da condizioni climatiche estreme. Aria molto fredda di origine polare ha invaso il Mediterraneo, generando un ciclone posizionato tra l’Italia e la Grecia. Questo evento meteorologico porterà maltempo diffuso su gran parte della penisola durante la Vigilia e il giorno di Natale. Secondo Antonio Sanò, fondatore de iLMeteo.it, saranno sette le regioni maggiormente interessate dalle precipitazioni fino a Natale. Le aree più colpite comprendono la fascia adriatica centrale: Marche, Abruzzo e Molise, dove venti freddi settentrionali porteranno abbondanti precipitazioni nevose già a partire dai 300-500 metri di quota.
Anche al Sud non si farà attendere il maltempo: nevicate a quote collinari sono attese sui monti di Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, mentre la pioggia sarà protagonista nelle zone più basse. Le condizioni peggiori sono previste per la Vigilia di Natale, con piogge e nevicate diffuse, mentre il 25 dicembre le precipitazioni diminuiranno gradualmente fino a cessare.
Alta pressione e bel tempo al Nord
Sul resto del Paese, invece, il Natale sarà caratterizzato da cieli sereni grazie alla rimonta dell’alta pressione delle Azzorre. Il sole splenderà soprattutto al Nord e lungo le regioni tirreniche, offrendo una tregua climatica in netto contrasto con il maltempo che flagellerà il Centro-Sud. Due elementi critici da monitorare sono il vento e le temperature. La Tramontana e il Grecale continueranno a soffiare con raffiche fino a 50-60 km/h, provocando mareggiate lungo le coste esposte, con onde alte fino a 3-4 metri. Le temperature subiranno un drastico calo: al Centro-Sud si registreranno massime di appena 8-11°C nelle città costiere, mentre al Nord il gelo notturno sarà particolarmente intenso.
Il risveglio di Natale vedrà gelate diffuse al Nord, con valori che scenderanno fino a -4°C in pianura e fino a -16/-18°C sulle Alpi a circa 2000 metri di altitudine. Anche al Centro si prevedono gelate significative in città come Firenze, Perugia e Roma.
Prossime settimane
Il freddo continuerà a dominare anche nella giornata di Santo Stefano e fino al weekend di chiusura del 2024. Gli ultimi aggiornamenti meteorologici indicano la possibilità che una goccia fredda proveniente dalla Russia raggiunga l’Italia meridionale nei giorni successivi, portando ulteriori problemi.