domenica, 15 Dicembre, 2024
Attualità

Italiani e sovraesposizione digitale: cresce l’allarme e il bisogno di equilibrio

Il 42% delle famiglie italiane si dichiara preoccupato per il tempo eccessivo trascorso online dai membri della propria casa. Un dato significativo che riflette una crescente consapevolezza dei rischi legati all’iperconnessione e che sta spingendo sempre più persone a cercare strategie di ‘digital detox’. La necessità di un equilibrio tra mondo virtuale e vita reale emerge con chiarezza dall’ultimo EY Decoding the Digital Home Study, un’indagine su 1.000 famiglie italiane e oltre 20.000 in tutto il mondo. L’attenzione verso il benessere psico-fisico spinge il 44% degli intervistati a interrogarsi frequentemente sull’impatto negativo che la connessione costante può avere sulla qualità della vita. Secondo Giuseppe Donatelli, Italy TMT Leader di EY, il quadro è chiaro: la dipendenza da dispositivi digitali ha trasformato le dinamiche sociali. “Il 36% degli italiani trascorre più tempo sui social network che a relazionarsi direttamente con amici e comunità, segnale di un cambiamento che richiede attenzione. Molte famiglie riconoscono l’importanza di limitare l’utilizzo di smartphone e dispositivi per preservare il proprio equilibrio psicofisico”. La tendenza al ‘digital detox’ è un indicatore significativo di come gli italiani stiano cercando un ritorno a uno stile di vita più sano, mitigando gli effetti dell’iperconnessione.

Nonostante l’importanza della connettività, la qualità delle reti domestiche resta un problema. Il 26% delle famiglie lamenta frequenti disservizi con la rete fissa, spingendo un terzo delle famiglie italiane a valutare il passaggio a connessioni mobili, più economiche e in alcuni casi più affidabili. Il risparmio è il principale driver di questa scelta (44%), mentre il 16% delle famiglie ha già cambiato fornitore internet negli ultimi dodici mesi, nonostante la percezione di difficoltà nel processo.

Streaming e tv

Anche il panorama dell’intrattenimento sta attraversando una fase di trasformazione. Il costo degli abbonamenti è il principale fattore decisionale per il 64% delle famiglie italiane, mentre i contenuti originali o esclusivi restano un elemento distintivo apprezzato dal 36% degli utenti. Ma cresce il malcontento per la vastità dell’offerta: il 53% ritiene che le piattaforme streaming offrano troppe opzioni, mentre il 50% considera i costi eccessivi rispetto all’effettivo utilizzo dei contenuti. Un trend che riflette la necessità di un’offerta più mirata e accessibile, specialmente in un contesto economico influenzato dall’inflazione. La casa intelligente rappresenta un settore in crescita ma con molti ostacoli da superare. Mentre dispositivi come smart TV (69%) e console di videogiochi (23%) sono ormai ampiamente diffusi, l’adozione di soluzioni più avanzate come sistemi di sicurezza e gestione delle utility è ancora limitata. La preoccupazione per la sicurezza è il principale freno: il 50% delle famiglie teme intrusioni da parte di hacker, e oltre il 51% ritiene difficile proteggere i propri dati personali online. Questo timore si amplifica con l’avvento dell’intelligenza artificiale, considerata da molti come una potenziale minaccia all’affidabilità dei contenuti e alla sicurezza dei dati. La crescente diffusione di contenuti pericolosi online rappresenta un’altra preoccupazione chiave. Il 42% delle famiglie italiane riferisce di assistere a contenuti inappropriati, mentre il 60% teme che i più giovani possano essere esposti a materiale dannoso. Per contrastare questo fenomeno, molte famiglie chiedono interventi più rigorosi sia alle piattaforme digitali, con misure di controllo più stringenti, sia alle autorità governative, che dovrebbero fare di più per garantire un ambiente online sicuro.

Il ritorno alla realtà

Nonostante l’avanzata del digitale, il percorso di acquisto degli italiani conferma la centralità dell’esperienza fisica. Il 47% delle famiglie preferisce recarsi direttamente nei negozi per ricevere consigli dagli addetti, superando chi si informa principalmente online. Allo stesso tempo, l’integrazione tra interazione umana e supporto tecnologico, come i chatbot potenziati dall’IA, rappresenta un’opportunità importante per migliorare l’efficienza e la soddisfazione del cliente.

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