“Sanità – un diritto per tutti”. È l’iniziativa promossa dalla Confederazione nazionale degli artigiani in difesa delle cure, salute e, soprattutto, dei pensionati. “Un compito importantissimo, dall’alta valenza sociale”, sottolinea la Cna nel presentare il lavori svolto. “Abbiamo attribuito a Cna pensionati, non da oggi, il compito di rappresentare il nostro sistema confederale sul versante della salute e della sanità”, osserva il segretario generale, Otello Gregorini, intervenendo a conclusione della parte pubblica dell’assemblea nazionale di Cna Pensionati, “Perché le risposte che le istituzioni danno a noi, agli imprenditori, ai pensionati, sono risposte date a tutto il Paese”. L’incontro è stato valorizzato fa da numerosi e qualificati contributi tecnici e politici sul tema dell’iniziativa: “Sanità – un diritto per tutti”.
Legati al territorio
Gregorini ha sottolineato il ruolo importantissimo che artigiani e piccole imprese svolgono sul territorio, da cui discende anche la conoscenza delle sue potenzialità e dei suoi problemi. “Noi e il territorio siamo tutt’uno”, fa presente il leader della Cna, “le nostre imprese sono vitali per i territori, generano marginalità e occupazione che rimane lì, mentre per le grandi imprese il territorio rappresenta solo una delle variabili”.
Alle pmi servono certezze
Eppure, ha voluto sottolineare il segretario generale della Cna, “la lettura positiva dell’artigianato e delle micro e piccole imprese, ancora palpabile quindici o venti anni fa, si è andata sbiadendo. Bisogna lavorare per invertire questa tendenza, tanto negativa per l’Italia. In quanto le nostre proposte, venendo dai territori e aggregandoli, vanno a risolvere i problemi dell’intero Paese. Dalla politica vogliamo certezze e linearità, poi siamo in grado di dare come sempre il nostro contributo”.
Le grandi sfide delle piccole imprese
Che fare, dunque? “Percorrere la strada dell’unità del nostro mondo”, ha puntualizzato, “è cruciale. Il 99% delle imprese italiane sono piccole imprese. Si tratta di milioni e milioni, ma sono le altre 120mila a essere sotto i riflettori. Nella sanità come su tutti i problemi reali per contare di più dobbiamo allora trovare tra di noi la convergenza”. “Solo così, ha concluso Gregorini, “potremo evitare che la sanità pubblica possa essere accantonata a favore della sanità privata”.