In occasione della Giornata mondiale ed europea contro la pena di morte, l’Italia ha riaffermato con forza la sua ferma e incondizionata opposizione alla pena capitale. Una pratica che il governo italiano considera una forma di punizione crudele, disumana e degradante, che nega la dignità umana e, soprattutto, non offre alcun valore aggiunto in termini di sicurezza o prevenzione del crimine. Anzi, ogni errore giudiziario in contesti di condanna a morte risulta tragicamente irreversibile. Il Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito l’importanza di questo impegno per l’Italia, sottolineando che l’abolizione della pena di morte rappresenta una delle priorità della politica estera italiana: “Siamo in prima linea per arrivare a una moratoria universale delle esecuzioni, il primo passo verso l’abolizione globale della pena di morte” ha dichiarato. Tajani ha inoltre espresso il sostegno dell’Italia verso coloro che, a livello globale, continuano a lottare per porre fine a questa pratica, tra cui attivisti per i diritti umani e organizzazioni della società civile.
Negli ultimi anni l’Italia ha giocato un ruolo di rilievo nel contesto internazionale per ridurre l’uso della pena capitale. Grazie a un’azione diplomatica incisiva, sia nell’ambito delle Nazioni Unite sia tramite canali bilaterali con i partner internazionali, il nostro Paese è riuscito a contribuire a una riduzione progressiva del numero di Stati che ancora praticano le esecuzioni. Un momento cruciale di questo percorso risale al 2007, quando l’Italia ha promosso con successo l’adozione da parte dell’Onu della prima Risoluzione sulla moratoria universale delle esecuzioni capitali. Da allora, questa risoluzione ha visto una crescente adesione globale.
Decima Risoluzione
Nel 2024 l’Italia è nuovamente impegnata in prima linea come co-facilitatore, insieme all’Argentina, nel negoziato per l’adozione della decima Risoluzione sulla moratoria universale della pena di morte. La discussione su questa importante risoluzione è prevista per l’autunno, durante la prossima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Oltre all’attività diplomatica, l’Italia continua a partecipare attivamente a eventi e iniziative internazionali, promuovendo la condivisione delle migliori prassi sperimentate in diverse aree del mondo. Questo impegno è condiviso con i partner dell’Unione Europea, la Commissione internazionale contro la pena di morte e le numerose realtà della società civile che lavorano ogni giorno per una giustizia più equa e rispettosa dei diritti umani.