È morto oggi all’età di 28 anni Sammy Basso, scienziato, autore e scrittore afflitto da progeria. È stato l’individuo con Sindrome Hutchinson-Gilford più longevo della storia. La sua rara patologia causa infatti un invecchiamento precoce delle cellule dell’organismo, ma senza intaccare lo sviluppo cerebrale. A causarne il decesso sarebbe stato un improvviso malore, che lo ha sorpreso in un ristorante del Trevigiano. Aveva appena vinto il Premio Rizzi a Venezia, nella categoria ‘Ambiente e Società’. A dare la triste notizia attraverso i social è stato lo staff dell’Associazione Italiana Progeria (A.I.Pro.Sa.B.), che proprio il ragazzo aveva fondato nel 2005 per diffondere le conoscenze sulla propria malattia e per promuovere la ricerca.
Una vita all’insegna dei valori più alti
Nato nel 1995, gli fu diagnosticata la progeria all’età di due anni, dopo che ai suoi genitori fu suggerita una consulenza genetica da parte dello staff del Dipartimento di pediatria della Azienda Ospedaliera-Universitaria di Padova. La sua malattia però non gli ha mai impedito di vivere una vita all’insegna dei più alti valori: infatti, dopo la maturità scientifica al Liceo Scientifico St. “J. Da Ponte” di Bassano del Grappa, si era laureato in Scienze naturali e Molecular Biology all’Università di Padova. Ha poi trovato la fama a livello nazionale dopo la la messa in onda del docu-film National Geographic intitolato ‘Il Viaggio di Sammy’, che racconta il suo viaggio lungo la Route 66 in compagnia dei genitori e dell’amico Riccardo.
Il cordoglio di chi lo ha conosciuto
Dopo la sua prematura scomparsa hanno espresso cordoglio numerose autorità politiche e personalità del mondo dello spettacolo. “Sammy Basso è stato un esempio straordinario di coraggio, fede e positività. Ha affrontato ogni sfida con il sorriso, dimostrando che la forza d’animo può superare qualsiasi ostacolo. Il suo impegno per la ricerca sulla progeria e la sua capacità di ispirare gli altri rimarranno per sempre un modello da seguire. Ha mostrato a tutti noi cosa significa vivere con passione e determinazione, senza mai perdere la gioia e la voglia di lottare. Continuerai ad essere una luce che brilla nel cuore di tutti noi. A Dio Sammy”. Così la premier Giorgia Meloni su X. Tra i vari pensieri per Sammy c’è anche un messaggio social di Jovanotti, suo caro amico: “La notizia che Sammy se n’è andato, nonostante la sua malattia fosse una minaccia costante, riesce ad essere sorprendente per chi lo conosceva, perché era davvero difficile incontrare qualcuno di più vivo di lui quando era in giro. Quando veniva ai miei concerti era una festa. La sua intelligenza, la sua passione, la cultura e la capacità di armonizzare conoscenza scientifiche ad una fede incrollabile, il suo humor formidabile e la sua mente colorata, mi vengono in mente adesso”.