lunedì, 16 Dicembre, 2024
Società

Piantedosi: “I conflitti incrementano il rischio di attentati. In Italia nessun allarme, ma grande attenzione”

Il titolare degli Interni al G7 di Mirabella Eclano: “Divieto di manifestazioni nel weekend? Un problema di ordine pubblico”

“I conflitti in Medioriente e in Ucraina, oltre a destabilizzare le rispettive regioni, stanno alimentando fenomeni di polarizzazione sociale anche nei Paesi occidentali”. E questa tensione “potrebbe favorire l’adesione di alcuni individui a ideologie estremiste, con il pericolo che tali soggetti compiano atti terroristici all’interno dei confini nazionali”. Chiaro e preciso il concetto espresso ieri direttamente dalla cittadina di Mirabella Eclano, nell’avellinese, da Matteo Piantedosi nel corso il G7 dei Ministri dell’Interno, in programma fino a oggi. “Non possiamo farci trovare impreparati”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di migliorare le capacità di prevenzione e risposta alle nuove minacce. Le parole del Ministro hanno confermato una linea di condotta improntata alla prudenza, ma senza creare un clima di paura. Piantedosi ha detto che l’Italia, pur mantenendo elevati standard di prevenzione, non è in uno stato di allerta estrema: “Abbiamo una grande attenzione, ma non parlerei di allarme”, volendo rassicurare sul livello di sicurezza dopo gli attentati che hanno colpito le rappresentanze diplomatiche israeliane in Svezia e Danimarca. Il Ministro ha spiegato poi da mesi le forze dell’ordine siano impegnate in una condizione di prevenzione totale: “Abbiamo centinaia e migliaia di obiettivi presidiati e controllati”.

Immigrazione e ordine pubblico

Altro tema trattato, quello relativo all’immigrazione e su questo punto Piantedosi ha sottolineato come da qualche tempo si stiano registrando significativi progressi nella collaborazione tra Italia e i Paesi del Nord Africa: “Con Paesi come Libia, Algeria e Tunisia, il nostro Paese ha impiantato una collaborazione che sembra dare segnali incoraggianti. E il Ministro ha inoltre espresso fiducia nel fatto che il G7 possa rappresentare un’opportunità per promuovere una maggiore convergenza tra i Paesi europei verso una politica comune di gestione e contenimento dei flussi migratori. Il punto centrale della politica migratoria, secondo Piantedosi, deve essere il contrasto senza compromessi al traffico di esseri umani, affiancato dall’apertura di canali legali per i migranti: “Il paradigma deve essere l’apertura ai canali regolari di ingresso e lotta senza nessun tentennamento a quella che è l’azione dei trafficanti”, puntando il suo discorso sulla necessità di creare opportunità di migrazione legale per ridurre il ricorso a percorsi clandestini pericolosi e spesso mortali.

Piantendosi ieri ha anche chiarito le motivazioni dietro il divieto alle manifestazioni in programma per il fine settimana, spiegando che tali misure “sono semplicemente motivate proprio dai temuti problemi di ordine pubblico”. Il Ministro ha voluto precisare che in Italia la situazione è particolarmente delicata: “Siamo particolarmente sollecitati”, le sue parole riferite al fatto ai tanti eventi e manifestazioni che si svolgono nel Paese e ai rischi connessi alla sicurezza. Quindi ha spiegato che il governo è impegnato a bilanciare due esigenze fondamentali: da un lato, la necessità di garantire la libertà di espressione, un diritto costituzionalmente tutelato, e dall’altro, la protezione della sicurezza dei cittadini.

A tal proposito, da ricordare che Il Tar del Lazio con una sentenza del giudice monocratico ha respinto il ricorso presentato dai promotori contro le motivazioni del divieto alla manifestazione nazionale del 5 ottobre sulla Palestina.

Sicurezza cibernetica

Il focus su una sicurezza interna sempre più interconnessa con le crisi internazionali è stato uno dei pilastri della prima giornata del summit, ma Piantedosi ha posto anche l’accento sulla sicurezza cibernetica, un tema sempre più rilevante nell’era digitale. Su tal proposito il Ministro ha evidenziato i rischi legati ai fenomeni criminali presenti online, tra cui il crescente utilizzo illecito delle criptovalute. In questo ambito, l’Italia vanta un’esperienza avanzata nelle investigazioni finanziarie, essenziale per contrastare il riciclaggio di denaro e altre attività criminali nel cyberspazio. La protezione degli utenti del web, specialmente quelli più vulnerabili, è stata riconosciuta come una priorità, con l’obiettivo di creare un ambiente digitale più sicuro e protetto da minacce esterne.

Droghe sintetiche

Un altro argomento caldo del meeting è la lotta alla diffusione delle droghe sintetiche, con particolare attenzione al Fentanyl, una sostanza che continua a mietere vittime in tutto il mondo. Piantedosi ha sottolineato la necessità di intensificare gli sforzi di prevenzione e contrasto, evitando che l’abuso di queste sostanze si trasformi in una crisi sanitaria globale.

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